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La primavera esordisce con freddo e neve

La nostra Regione risente degli effetti di fredde correnti settentrionali che dal Mar di Norvegia si tuffano nei bacini di ponente, rinnovando più volte l’instabilità sotto forma di annuvolamenti talora più consistenti alternati a schiarite e nuclei di precipitazioni sparsi con caratteristiche anche nevose.

Il tutto viene confermato dall’approfondimento di un vortice di bassa pressione formatosi nel Mediterraneo, che nel tragitto lungo lo Stivale, richiamerà in più occasioni dei fronti freddi perturbati verso l’Emilia-Romagna. Da queste bande nuvolose, però, non otterremo sempre lo stesso risultato, così come non riceveremo un peggioramento diffuso, ma bensì saremo interessati da un tipo di tempo piuttosto variabile, dove la fase più perturbata viene prevista a cavallo tra sabato e domenica. Ma se da una parte le tre perturbazioni che verranno pilotate dalla circolazione ciclonica ci coinvolgeranno solo limitatamente, dall’altra, l’aria fredda proveniente da Est che contribuirà ad alimentarlo, intensificherà gli stessi fenomeni mantenendo attive delle condizioni decisamente invernali fino agli inizi della prossima settimana.

A tal proposito, tra sabato e domenica, proprio in corrispondenza dell’ingresso di aria continentale, le temperature riceveranno un ulteriore calo portandosi con i valori al di sotto delle medie del periodo, proprio in virtù dell’entrata di un nocciolo gelido in quota che in contrasto con l’aria più mite presente sulla superficie dei nostri mari, intensificherà la ventilazione settentrionale, ma oltremodo, determinerà la formazione di qualche fenomeno temporalesco ma perlopiù orografico, in marcia dall’Adriatico verso l’Appennino.

In questa circostanza, i rovesci potranno risultare nevosi con quantitativi localmente moderati fino a raggiungere le quote di fondovalle e, in casi sporadici, assumere delle forme di precipitazioni granulari sulle pianure limitrofe. Inoltre, in presenza di maggiori schiarite e poco vento, come quelle previste in prima mattinata nelle aree centro-occidentali della regione, potranno manifestarsi delle gelate tardive con un danno ulteriore alla fioritura delle coltivazioni da frutto. Sebbene queste condizioni di freddo e gelo non sembrano mollare la presa tanto facilmente, da domenica 21 e l’inizio della nuova settimana, saremo interessati da condizioni progressivamente più asciutte e stabili, favorite dalla ripresa di un campo di alta pressione in espansione da Ovest, che però, tuttavia, lascerà ancora esposte per qualche giorno le regioni adriatiche sotto l’influenza umida delle correnti nord atlantiche, e quindi con maggior probabilità di avere una nuvolosità sparsa sulla Romagna. Il clima rimarrà ovunque frizzante, specie nelle prime ore della giornata, seguito da un graduale incremento delle temperature a partire da mercoledì 24.

Venerdì: cieli da poco a parzialmente nuvolosi per nubi sparse e irregolari che potranno risultare temporaneamente più consistenti sulle aree centro-orientali della regione, lungo le coste e sulla fascia appenninica. Foschie in prima mattinata nel ferrarese. Potranno verificarsi sporadiche precipitazioni di scarsa consistenza, più probabili sulla bassa Romagna nella prima parte della giornata, dove potranno essere localmente nevose raggiungendo le quote collinari dell’entroterra appenninico nel corso della notte o prima mattina. La quota neve poi tenderà a salire sino a quote di 700/800 metri durante la giornata. Nel tardo pomeriggio tendenza ad un rapido rasserenamento su tutto il territorio regionale.

Sabato: cieli inizialmente sereni sulla maggior parte della regione, ma con maggior coperture nuvolose sin da subito sulla bassa Romagna e con tendenza ad un rapido aumento della nuvolosità in estensione da Est verso Ovest. Nel corso del pomeriggio nuclei precipitativi potranno raggiungere i settori emiliani e il rispettivo tratto appenninico con precipitazioni nevose che dapprima potranno spingersi sino a 500-600 metri. Entro sera le precipitazioni potranno distribuirsi in maniera irregolare anche sul tratto appenninico centro-orientale con tendenza a divenire localmente moderate e quota neve in diminuzione fino ai 200/300 metri.

Domenica: cielo inizialmente nuvoloso lungo i rilievi con nevicate nella notte sulle valli appenniniche romagnole fino a quote molto basse. Fenomeni in esaurimento nella prima mattinata con qualche fiocco possibile su parte della Valconca e sulla propaggine valliva dell’Appennino marchigiano-romagnolo. Ampi rasserenamenti già dalla mattinata si estenderanno su tutta la regione.

Temperature: in ulteriore diminuzione fino a risultare a fine periodo con minime tra i -2 gradi della pianura piacentina e i 4 gradi della costa; massime generalmente tra 8-9 gradi. Probabili gelate estese al mattino sulle aree centro-occidentali.

Ventiprevalentemente deboli variabili sulle pianure più occidentali. Tendenti al rinforzo su tutta la regione da nord-est con raffiche da moderate a forti tra mare e coste e lungo i rilievi.

Mare: in prevalenza mosso, sino a divenire da molto mosso ad agitato con possibili mareggiate sui litorali della Romagna meridionale.

Roberto Nanni Tecnico Meteorologo Certificato e divulgatore scientifico AMPRO Meteo Professionisti

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