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La grande bellezza di Gradara vive con la Corte Malatestiana

Gradara, uno dei borghi medievali più belli e meglio conservati del mondo, non è solo castello e rocca: il suo fascino viene tenuto vivo anche dalle persone che vi abitano. E in particolare da un’associazione culturale che riporta indietro le lancette del tempo fino all’epoca di Paolo e Francesca, che qui avrebbero vissuto la loro tragica e travolgente storia d’amore immortalata da Dante Alighieri.

L’associazione si chiama Corte Malatestiana e Sofia Greganti, 22 anni, responsabile degli abiti di scena e membro del consiglio direttivo, ci spiega com’è nata e cosa si propone.

Sofia Greganti

Cos’è esattamente la Corte Malatestiana di Gradara?

«La Corte Malatestiana di Gradara è un’associazione che si occupa di tenere viva la tradizione e la memoria di Gradara, rievocando con passione la storia del Borgo».

Da quanto tempo esiste?

«L’associazione nasce ufficialmente nel 1982, per merito del gradarese Enrico De Biagi, in collaborazione con la ProLoco. Negli anni successivi, oltre alla Corte Malatestiana formata da Corteo Storico e Musici, nasce anche il Gruppo Mangiafuoco, che  tuttora è una delle poche formazioni di “mangiafuoco acrobatici” d’Italia. Il successo dell’associazione, dopo tutti questi anni, è testimoniato dalle numerose partecipazioni a molte delle più famose rievocazioni storiche in Italia e all’estero, oltre a essere stati ospiti a numerose trasmissioni televisive sia locali che nazionali».

Che tipo di spettacoli organizzate?

«La Corte Malatestiana si esibisce principalmente a Gradara, nel periodo che va da giugno a settembre. Durante queste serate, la Corte sfila per le vie del Borgo  accompagnata dai Tamburini, dando vita ai “Giovedi al Castello”. Il corteo termina i suo percorso nella piazza Rubini Vesin, dove ha luogo lo spettacolo acrobatico dei mangiafuoco, che si esibiscono in piramidi e salti nel cerchio di fuoco».

In quanti siete nella Corte? 

«Il Corteo dei Nobili è sicuramente il gruppo più numeroso con i suoi 40 elementi, tra cui coppie di nobili dame e cavalieri con la scorta di armigeri. Po ci sono i 10 del Gruppo Tamburini, che precedono il corteo, e infine i 6 mangiafuoco, che chiudono la sfilata con i loro giochi».

Per far parte di questo gruppo è necessario un corso di formazione?

«Per entrare a far parte del nostro gruppo non sono richieste specifiche competenze, ma solo tanta passione e voglia di rivivere le sensazioni di quel periodo. Ma nonostante questo è comunque richiesto un impegno costante e partecipativo per le numerose manifestazioni a cui la Corte prende parte, in tutto l’arco dell’anno e in special modo, nel periodo estivo».

E lei da quanto tempo fa parte di questa associazione? Perché ha deciso di entrarvi?

«Sono entrata nel 2010. Perché ho deciso di far parte della Corte Malatestiana? Beh, essenzialmente per passione e poi perché mi piace un sacco indossare i vestiti di quel periodo storico».

Siete soddisfatti degli obiettivi che avete raggiunto in questi anni? La città di Gradara può essere fiera di voi?

Sicuramente il riscontro positivo dei tantissimi turisti conferma che il nostro impegno è stato sempre apprezzato. Inoltre c’è da considerare il ritorno economico per i commercianti e i ristoratori del posto e degli albergatori della riviera adriatica. Siamo lieti di aver contribuito a rendere Gradara, uno dei Borghi più visitati e belli d’Italia».

Nicola Luccarelli

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