Dopo il dibattito delle settimane scorse la Giunta Comunale di Rimini ha integrato la domanda di partecipazione al bando regionale che concede contributi economici finalizzati al superamento delle aree di sosta per Rom e Sinti di grandi dimensioni a favore della sperimentazione di microaree.
L’integrazione principale, deliberata dalla Giunta Comunale il 29 novembre, è il rinvio dell’individuazione delle aree sui cui insediare le micro aree famigliari.
Infatti nella delibera si esplicita l’esigenza di un maggior coinvolgimento del territorio nell’individuazione delle aree, si propone di incrementare il numero delle aree pubbliche da destinare ad insediamenti delle famiglie nomadi e di conseguenza riconfigurare le micro aree a seconda della composizione dei nuclei da insediarvi.
Nella delibera si indicano genericamente il numero delle aree che saranno oggetto di approfondimento:
10 e 12 aree pubbliche, comprensive delle 3 individuate a luglio 2016 via Islanda, via della Lontra (nei pressi del Comando della Polizia Municipale di Rimini) e via Maceri;
le aree di proprietà di cittadini nomadi residenti che risultino idonee da rilevare attraverso una specifica procedura per la manifestazione di interesse al programma;
Ai fini del bando regionale, la Giunta comunale, prende atto che ad oggi risulta possibile approvare esclusivamente il progetto preliminare dei vari modelli/prototipi di microaree familiari redatti a seconda della dimensione definita (con i parametri regionali) in relazione agli occupanti.
Nell’immagine la planimetria per un insediamento di 3 persone.
Il rendering di un insediamento per un nucleo famigliare di 3 persone.
Ricapitoliamo il numero delle famiglie nomadi interessate allo smantellamento del campo nomadi di via Islanda.
Nello specifico: n. 5 nuclei sono composti da 6 persone – n. 1 nucleo composto da 5 persone – n. 1 nucleo composto da 3 persone – n. 3 nuclei composti da 2 persone – n. 1 nucleo composto da 1 persona.