Il tribunale di Rimini ha dichiarato il fallimento del gruppo CMV di Verucchio. Il 15 settembre il giudice Susanna Zavagli ha emesso il provvedimento e designato quale curatore il rag. Ettore Trippitelli, commissario il dott. Fabrizio Tentoni.
In particolare, sono state dichiarate fallite tutte le società socie del gruppo: Colonia Bolognese Srl, Amalia Golf Club Villa Verucchio, Pian Delle Vigne Srl, Residenza Monferrato Srl, Residenza Isolaverde Srl, Società Paradiso, Società Cooperativa Muratori di Verucchio, Cmv Servizi Srl, Relais Villa Verucchio Srl, Marina Immobiliare Srl, Grandi Orizzonti Srl.
Il fallimento del gruppo capitanato da Sauro Nicolini era stato chiesto nell’agosto scorso da sei società creditrici. Il passivo è di 275 milioni di euro.
Fra i beni che facevano parte del concordato di cui le sei società avevano chiesto la risoluzione, ci sono 159 lotti immobiliari e 14 aree, con terreni, fabbricati, negozi e uffici, l’impianto del golf di Verucchio, varie colonie compresa la Bolognese di Miramare.
Come riportava Riminiduepuntozero il 16 agosto, “In mezzo ci sono anche la sede della Voce di Romagna al grattacielo, con un valore base di 661 mila euro, più quella della concessionaria della pubblicità (341mila). Sedi confluite al Gruppo Cmv perché cedute da una società amministrata da Gianni Celli («Grandi Orizzonti s.r.l.»), con una “ricapitalizzazione” di 1 euro (proprio così) tre giorni prima della richiesta di concordato di Gruppo Cmv. E chi si occupa delle trattative di vendita? Una nuova coop riconducibile allo stesso Sauro Nicolini, la «Cooperativa Restauri e Costruzioni e Servizi s.c. a r.l.»., alla quale la procedura di concordato ha affidato un appalto da 2,5 milioni di euro per servizi di “marketing” e facilitazione per la vendita dei beni di cui sopra, poi rinegoziato al ribasso a circa 1,8 milioni”.
Il concordato preventivo era stato chiesto nell’aprile 2013 e omologato nell’ottobre del 2014. La Cooperativa Muratori di Verucchio era risultata anche fra i 50 maggiori insolventi nei confronti di Banca Marche, dichiara a sua volta fallita, verso cui esposta per 28 milioni e 26mila euro.