Riportiamo di seguito la lettera aperta al Sindaco di Bellaria Igea Marina del Gruppo consiliare PD
La Città è nostra.
Potrebbe essere uno slogan utilizzabile nella prossima campagna elettorale di qualche lista civica, ma è solo una scritta sul muro della vecchia Colonia Roma fatta da qualche ragazzino.
Ma ribadiamo quelle parole.
Si, signor Sindaco, la Città è nostra.
È mia, sua, di tutti coloro che vivono, lavorano, e passano le vacanze a Bellaria Igea Marina.
Si, la Città è di coloro che pagano le tasse, hanno un’attività, riqualificano ed investono e vorrebbero avere misure che non siano sempre “deroghe”.
La Città è dei pensionati, di quelli che hanno lavorato una vita in questo paese. Hanno investito, dato lavoro e lasciato le loro attività ai figli o ai nipoti, ed ora devono pagare imposizioni fiscali tra le più alte.
La Città è di quei lavoratori che hanno visto la nascita di questo posto, che hanno fatto lavori duri e faticosi in cambio di una pensione da 780 euro, ed ora devono pure pagarci l’addizionale comunale.
La Città è di quelle persone, di quei giovani, che sono venuti a vivere a Bellaria Igea Marina perché credevano di trovare una Comunità adatta a far crescere la loro famiglia e vogliono integrarsi utilizzando i servizi che dovrebbero essere loro forniti.
La Città è di quelle donne che sono sempre state il fulcro delle famiglie e del mondo lavorativo e che vogliono continuare ad esserlo con il rispetto che le si deve.
La Città è dei nostri turisti, dei nostri ospiti, perché con i soldi di una pizza (tassa di soggiorno) si poteva far capire che collaboravano attivamente a costruire la loro vacanza.
La Città è nostra, Signor Sindaco, ed è dei ragazzi che hanno imbrattato questo antico muro, per le loro speranze e per i loro desideri , perché Bellaria Igea Marina torni ad essere ancora attraente, come è ora non ci piace più.