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La Cgil riminese incontra le Comisiones Obreras spagnole

Nell’ambito delle relazioni di partenariato avviate da tempo con alcuni sindacati europei, il Segretario generale Graziano Urbinati insieme a una delegazione di sindacalisti della CGIL di Rimini ha incontrato oggi Fernando Rocha Sanchez, rappresentante della CCOO Comisiones Obreras, la più importante centrale sindacale spagnola. Un incontro, al quale ha partecipato anche Gilberto Piermattei della CsdL di San Marino, denso di informazioni sulle reciproche realtà per mettere a confronto lo stato della crisi economica, la situazione politica e le misure adottate dai rispettivi Paesi sul mercato del lavoro e a livello istituzionale.

Tante le similitudini rispetto all’impoverimento dell’economia e del lavoro, alla disoccupazione che in Spagna è al 20% (quella giovanile raggiunge il 52%), ai tagli sulla protezione sociale che colpiscono in particolare gli anziani. Situazioni riconducibili alla politica di austerità voluta dall’Europa e alle ripercussioni provocate dalla finanza e dall’economia mondiale.

Ciò a cui si sta assistendo in Spagna dove il prodotto interno lordo cresce, ma appoggiandosi su lavoro povero e precario, è una stretta molto forte sul piano dei diritti democratici. Tra il 2012 e il 2015, ha raccontato Fernando Rocha Sanchez, sono stati incriminati 300 sindacalisti e i movimenti di protesta sono stati combattuti violentemente, allo scopo è stata anche riutilizzata dal 2015 una legge franchista per bloccare il diritto di sciopero in nome della sicurezza nazionale.

Opinione comune è stata che tutti gli equilibri del passato si stanno rompendo, ma il nuovo che avanza un po’ ovunque in Europa, dove si assiste ad una ripresa di nazionalismi e populismi vecchi e nuovi ma sempre in chiave antidemocratica, non fanno prevedere nulla di buono.
C’è un cambiamento epocale in atto che il Sindacato deve essere in grado di fronteggiare costruendo un blocco unico in Europa per la difesa dei diritti, con intenti condivisi anche con altri sindacati a livello mondiale, questo senza dimenticare che i lavoratori, i cittadini appartenenti alle fasce più deboli hanno bisogno di risposte anche nell’immediato.

“La situazione dell’Italia non è molto diversa. Le riforme sulle pensioni, sul mercato del lavoro, la scelta da parte dei Governi che si sono succeduti negli ultimi anni di privilegiare gli interessi delle imprese a scapito del lavoro, i tagli alla spesa sociale, ed ora il tentativo di un affondo ancora più grave andando smuovere nelle fondamenta la stessa Costituzione ci convincono – ha detto Urbinatidella necessità che la sfida non può essere lanciata esclusivamente entro gli ambiti nazionali. Per questo, per quanto riguarda la CGIL di Rimini, continueremo a intensificare le relazioni tra organizzazioni sindacali che già da tempo intratteniamo con alcuni paesi europei come la Germania, la Francia, il Portogallo, la Spagna e la più vicina Repubblica di San Marino”.

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