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Jamil sindaco: “In Giunta competenze e parità di genere. 5 Stelle disastro, 3 V brutta notizia”

Ed ecco che quello “dal nome strano” è il nuovo sindaco di Rimini, il primo di origini straniere in una città italiana di una qualche rilevanza. Ai riminesi Jamil Sadegholvaad tanto strano non è sembrato, se lo hanno eletto al primo turno, per giunta con calo di votanti che qui è stato minore rispetto al resto del paese e soprattutto della regione.

“No, non sono sembrato strano – dice Jamil nelle suo primo incontro con la stampa da sindaco – perchè i riminesi mi conoscono. Sono 49 anni che ronzo per le vie e per i vicoli, conosco i problemi reali”.

Ora bisogna fare la giunta: “Decideremo in tempi brevissimi – assicura  – certo tenendo conto del voto dei cittadini. Di un risultato del Pd che è stato straordinario, come del resto la lista che portava il mio nome. Ma tutte le liste che mi hanno sostenuto hanno svolto un lavoro fantastico e voglio ringraziare tutti, uno per uno, donne e uomini che si sono impegnati in camoagna difficile e anomala. Segno che queste sono liste vere di gente vera, non come certe altre spuntate dal nulla e che nulla hanno raccolto, perfino 0,1%, perfino perfino zero preferenze”.

Ed è il primo sassolino che Sadegholvaad si toglie dalla scarpa, si chiama Gloria Lisi: “Il più grande tradimento anche personale della mia vita. Ma è andata così, i cittadini hanno capito”.

Onore delle armi per Enzo Ceccarelli, un po’ meno per chi lo ha candidato: “Ceccarelli è una brava persona ed è stato un buon amministratore della sua città, come ho avuto modo di conoscerlo e anche di collaborare fin da quando ero in Provincia. Ma il centrodestra, che aveva già proposto a Rimini un riccionese come Pecci, ci ha voluto riprovare con un bellariese, come per dire che fra le sue file non avevano nessuno del luogo da poter proporre. Questa operazione evidentemente i cittadini non l’hanno compresa”.

(Ph © Giorgio Salvatori)

Ed Elena Raffaelli, che da responsabile di zona della Lega è stata nella cabina di regia di questa operazione? “La Raffaelli è bene che pensi a Riccione. Forse questo risultato le insegnerà che raccontare le frottole con i riminesi non funziona. A Riccione auguro per il futuro il miglior sindaco o sindaca possibile, io comunque intendo collaborare con tutti gli altri amministratori del territori”.

E si torna alla giunta e al ruolo che vi avrà la vice sindaca già designata Chiara Bellini: “Una novità assoluta – spiega Jamil – e una grande operazione di trasparenza. Invece degli accordi nelle segrete stanze ci siamo presentati assieme alla luce del sole. Che deleghe avrà? Ora valuteremo, ha delle competenze di altissimo livello. Certamente non farò una squadra con il bilancino politco innanzi tutto. Ci sarà la parità di genere, anche se ci saranno assessori in numero dispari cioè 9. E sì, ci saranno delle riconferme”. I nomi più gettonati sono quelli di Roberta Frisoni e Mattia Morolli, che nel Pd hanno raccolto un bel po’ di preferenze.

Chiara Bellini che riafferma: “Mi sento di rappresentare l’unità di questo centrosinistra, unità vera e vincente. Un’unità che due mesi mesi fa abbiamo ricercato e trovato grazie anche a Emma Petitti”. 

Chiara Bellini (Ph © Giorgio Salvatori)

Ma fuori dal Pd, il risultato della lista “Jamil sindaco – Rimini rinata” non può passare sotto silenzio. Il suo promotore Moreno Maresi è lì accanto, come non manca Sergio Pizzolante. “Senza i civici non si vince – sottolinea Sadegholvaad nel ringraziarli – e in questo Rimini può essere un modello anche per il Pd nazionale”. Francesco Boccia ha già telefonato per congratularsi, la chiamata di Enrico Letta viene data in arrivo.

Il quale Pd nazionale guarda però piuttosto ai 5 Stelle. Non Jamil, o almeno non ai 5 Stelle di Rimini: “I rappresentanti  ocali del MoVimento 5 Stelle non hanno saputo leggere la situazione della città e sono voluti andare incontro a un disastro terribile”.

Non un disastro invece per i no-vax del Movimento 3 V, che portano il loro candidato a sindaco Matteo Angelini in consiglio comunale: il loro miglior risultato in Italia. “Non è una bella notizia per la città – commenta il nuovo sindaco – comunque in consiglio comunale intendo confrontarmi anche con loro, sentiamo cosa propongono per il benepronto a partire collettvo”.

(Ph © Giorgio Salvatori)

Cosa farò subito? “Ho già detto quali sono le mie priorità per i primi 3 mesi di mandato. E ne affronterò molte già in sede di bilancio preventivo 2022, dal nuovo atto d’indirizzo sui parcheggi alla gratuità progressiva degli asili nido, all’avvio lavori del tratto 2 e 3 del Parco del Mare. E poi la nuova no tax area allargata, al piano casa, al nuovo regolamento comunale per la tutela, la salute e la salvaguardia dell’ambiente dall’inquinamento elettromagnetico”.

E cosa cambierà in Comune dopo 10 anni di Andrea Gnassi? “Continueremo il lavoro e ci apriremo ancora più all’ascolto. Intendo ripredendere gli appuntamenti settimanali con i cittadini, a palazzo Garampi ci sarà sempre il sindaco, o la vice sindaca, che saprà ascoltarli”. Gnassi non lo faceva abbastanza? “Andrea, come ho sempre detto, è un amico e mi è stato maestro. Ha un carattere spigoloso, è vero. Ma perchè è uno schietto, follemente innamorato della città. Io preferisco mille volte uno che le cose me le dice in faccia”.

Ed è stata inviata la smentita a Enrico Mentana che ha parlato di “candidata Jamil”? “Non ho mai avuto intenzione di cambiare genere” risponde ridendo Jamil Sadegholvaad.

Stefano Cicchetti

(foto di Giorgio Salvatori)

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