Il fondo di investimento che avrebbe manifestato il proprio interesse per la Cassa di Risparmio di Rimini si chiama J.C. Flowers. E secondo fonti di stampa, avrebbe anche già effettuato una “pre-due diligence”, cioè avrebbe svolto l’attività di investigazione per valutare la convenienza dell’affare.
L’interesse del fondo inglese, come del resto quello già manifestato da CariParma del gruppo Credit Agricole, ha però come premessa indispensabile che la Cassa di Risparmio di Rimini sia liberata dalla zavorra dei suoi crediti deteriorati. A questo dovrebbe provvedere il Fondo Volontario, valutando gli npl a un prezzo più alt rispetto a quello che si potrebbe spuntare sul mercato, come ha fatto intendere il presidente del Fondo, Salvatore Maccarone.
L’operazione Carim continua inoltre a essere legata anche al destino della Cassa di Risparmio di Cesena e a quella di San Miniato, le cui crisi presentano caratteristiche in parte simili.
La casa madre di J.C. Flower è in realtà negli Stati Uniti, mentre il fondo in Europa è guidato dall’amministratore delegato David Morgan. Il fondo dichiara un total asset di 7,9 miliardi di dollari; in Italia si è già segnalato per l’acquisizione di Equita Sim ed Eurovita.