In Italia è tornata la difterite. Una malattia che si credeva debellata da decenni, ma che secondo l’Istituto superiore di sanità sta pericolosamente tornando. Il motivo? Secondo il presidente dell’Istituto, Walter Ricciardi, sta nel calo delle vaccinazioni.
Ricciardi ha fatto l’annuncio durante un congresso di pediatria a Firenze: “In Italia si è già verificato un primo caso di insulto difterico, l’ho già detto pubblicamente, ma non posso dire dove”.
Il presidente dell’Iss ha ribadito che ci si aspetta anche il ritorno della poliomielite.
La difterite è una malattia infettiva acuta e contagiosa, provocata da un batterio che infetta le vie aeree superiori (e talora la cute). La tossina che produce è responsabile di complicanze tipiche quali miocardite e paralisi dei nervi cranici e periferici.
E il morbillo? Ricciardi ha ricordato che in Italia al momento ci sono 670 mila bambini che rischiano di contrarlo poiché non vaccinati. “A questi – ha detto – vanno aggiunti circa un milione e mezzo di giovani adulti a rischio, per un totale di circa 2 milioni di persone suscettibili all’infezione”.
La provincia di Rimini è la maglia nera in Regione per i vaccini: in 13 casi su 100 li rifiutano. Ma tutta la Romagna ha percentuali di coperture più basse rispetto alll’Emilia.
Nel 2014 nella provincia di Rimini la percentuale di obiezione è stata del 10,5% (in regione è tra il 3 e il 4%). Nelle vaccinazioni obbligatorie al secondo anno di vita (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B), Rimini ha un tasso di copertura dell’87%, mentre per le stesse malattie a Bologna si è al 95,2% e in media in Regione arriva al 94,5%.
Percentuali, quelle riminesi, che hanno preoccupato anche il ministero della Sanità, in quanto si stanno avvicinando pericolosamente alle soglie di rischio, quando non le hanno già superate, come nel caso del morbillo. Sotto queste soglie, i virus proliferano e le possibilità di contagio aumentano.