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Italia Nostra Rimini insiste: “Parco eolico è un mostro falsamente ecologico”

“Degrado irreversibile dell’ambiente, occupazione trentennale di un bene comune demaniale, mancato confronto con la comunità civile e le istituzioni del territorio, opacità nel piano economico finanziario annunciato” sono gli elementi su cui vertono le Osservazioni presentate da Italia Nostra Rimini in questa fase del procedimento di richiesta concessione demaniale e avvio pratica di Autorizzazione Unica presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) per la realizzazione del progetto di centrale eolica industriale offshore nel Mare Mediterraneo – Mare Adriatico antistante la costa tra Rimini e Cattolica presentata da Energia Wind 2020 Srl.

Nella giornata di oggi 3 luglio 2020 il Presidente della sezione riminese di Italia Nostra ha infatti formalizzato con l’invio per pec alla Capitaneria di Porto di Rimini le proprie osservazioni alla procedura. Osservazioni fortemente contrarie al progetto coerenti con le ragioni che in queste settimane Italia Nostra ha espresso nel corso del dibattito sulla stampa locale e nazionale.

“Sarebbe un danno irreversibile per tutto il territorio riminese – ha detto il presidente Guido Bartolucci – ancor più grave per coinvolgere i destini di tutta una comunità che sull’industria del turismo ha costruito il proprio passato, il proprio presente e il proprio futuro. Non una riga presente nel progetto presentato sugli effetti che tale mostro falsamente ecologico avrebbe sulla vita di tutti andando a distruggere la bellezza di un paesaggio che uno dei motivi del successo internazionale della nostra riviera. Una dimostrazione di quanto alla vita e al benessere delle nostre genti le società proponenti, una di Brescia, una di Lucera (Foggia), tengano in considerazione. Più di una preoccupazione, poi, ci arriva dalle cifre annunciate nel progetto. Un miliardo di euro, un investimento mai visto sul nostro territorio, quanto lo Stato ha in previsione di stanziare per la scuola dopo la pandemia del Covid-19.
Le osservazioni presentate oggi sono una tappa giuridica di un percorso lungo ma che ci vedrà impegnati fino al termine della corsa quando sarà scongiurato questo pericolo per la nostra comunità”.

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