L’avevano insultata “sfregiando” la sua bacheca di Facebook con epiteti come “Polifemo”, affondando il coltello in una piaga difficile da far emarginare completamente alla luce di una vicenda drammatica, quella di Gessica Notaro, che difficilmente la ragazza riminese riuscirà a dimenticare, anche se la giustizia ha assicurato in carcere per 15 anni il suo aggressore ed ex fidanzato, Edison Tavares, condannato in appello a Bologna.
L’oltraggio, per quanto virtuale comunque brutale alla luce della vicenda privata della giovane, è stato perpetrato da due animalisti nelle vesti dei più più classici dei leoni da tastiera con l’intenzione di screditare la modella riminese colpevole di aver postato una foto assieme ai leoni marini ospitati al delfinario di Rimini. Erano i giorni in cui imperversava il dibattito sulla possibile chiusura del la struttura che trova spazio nella zona del porto del capoluogo romagnolo e la Notaro aveva manifestato solidarietà ai colleghi che con lei rischiavano – come poi è effettivamente avvenuto – di perdere il posto di lavoro. Il delfinario ha infatti chiuso i battenti nella tarda primavera di quest’anno.
La Notaro aveva denunciato gli insulti subiti online e nella giornata di ieri gli inquirenti hanno notificato ai due leoni da tastiera in salsa animalista l’avviso di conclusione della prima fase delle indagini, probabile atto propedeutico per il rinvio a giudizio.
