Prima udienza questa mattina del processo Tecnopolo Acquarena. Presenti tutti gli imputati.
Si è discusso di aspetti di carattere procedurale, costituzioni di parti civili, ammissione intercettazioni telefoniche. L’inizio del vero e proprio dibattimento sarà nell’udienza del 13 luglio.
18 imputati tra liberi professionisti ed impiegati comunali.
I rinviati a giudizio sono oltre al “facilitatore” Mirco Ragazzi, alcuni dipendenti comunali e tecnici privati che hanno seguito i lavori del Tecnopolo. Il processo arriva a conclusione di un’indagine partita nell’agosto 2015, dopo che l’allora assessore della prima giunta Gnassi Roberto Biagini aveva presentato un esposto al procuratore della Repubblica Giovagnoli. Tutto ruotava attorno alla figura di uno degli indagati, il modenese Mirco Ragazzi: un “facilitatore”, cioè un consulente di aziende private che tiene i rapporti con le pubbliche amministrazioni.
Nell’ambito delle indagini erano emerse irregolarità anche per quel che riguarda la realizzazione di Acquarena, l’impianto natatorio che sarebbe dovuto sorgere di fronte al Palacongressi.
La Regione e il Comune di Rimini si sono costituiti parte civile