Ufficialmente la campagna per la vaccinazione contro l’influenza parte il 12 ottobre in Emilia Romagna ma di fatto già da alcuni giorni alcuni medici di base hanno iniziato a somministrare il vaccino a propri pazienti.
L’obiettivo è proteggere dalle gravi complicanze soprattutto gli individui più fragili, le cosiddette “categorie a rischio”: anziani, adulti con patologie croniche, persone tra i 6 mesi e i 59 anni di età con patologie croniche e donne in gravidanza indipendentemente dall’età gestazionale o nel post parto.
Per queste categorie di persone la vaccinazione antinfluenzale è gratuita così come per medici, operatori sanitari e socio-sanitari, volontari del settore sanitario/sociosanitario addetti ai servizi essenziali (come insegnanti, forze dell’ordine, addetti al trasporto pubblico), donatori di sangue, personale degli allevamenti e dei macelli.
Il vaccino contro l’influenza viene fortemente consigliato dai medici perché permette:
– una semplificazione della diagnosi e della gestione dei casi sospetti a causa della sintomatologia sovrapponibile con il Covid-19;
– una protezione in più per il Coronavirus, in quanto un soggetto già indebolito dall’influenza potrebbe riscontrare conseguenze più serie nel contrarre successivamente il CoVid-19;
– di non agevolare l’infezione da Coronavirus.
Per queste ragioni quest’anno vi è una richiesta di molto superiore agli anni passati per il vaccino. Superate le preoccupazioni iniziali sulla disponibilità per tutti dei vaccini. Dalle informazioni dei medici di base, attualmente la disponibilità è adeguata
Si ricorda che l’anno scorso sono stati inutilizzati 1,8milioni di vaccini in Italia e quindi buttati.