I circoli del Pd di Rimini intervengono sull’indagine degli appalti in risposta ai comunicati del capogruppo della Lega Marzio Pecci.
“Terminata un’estate da incubo per la Lega di “papeete” Matteo, registriamo, scrive Alberto Vanni Lazzari, altresì il ritorno del consigliere Pecci nel consueto ruolo del fustigatore giustizialista. Su indagini ancora in corso, complesse e delicate, per cui rinnoviamo la massima fiducia alla magistratura convinti che il loro lavoro ci darà tutte quelle risposte di verità che attendiamo, il solerte capogruppo della Lega, nonché avvocato, se ne esce con frasi gravi ed irresponsabili, mettendo alla sbarra, consumando processi che avvengono in altre sedi ed emettendo quelle che di fatto sono sentenze con i relativi provvedimenti.
Si supera ogni buon senso e buon gusto sopraffatti dalla retorica inquisitoria e si stralciano parti dell’indagine a proprio uso e consumo senza alcun rispetto per le persone coinvolte. Si cerca fittiziamente di espandere il confine dell’inchiesta in ambito regionale.
Se queste sono le premesse per la campagna elettorale alle porte, nulla di nuovo sotto il sole d’autunno: tutto fa “brodino” pur di non parlare dei temi reali su cui il Partito Democratico si presenterà alle persone, ovvero Lavoro, Sanità, Sicurezza, Economia, Ambiente, Diritti e continuare quel lavoro per cui la Regione Emilia Romagna viene considerato la locomotiva d’Italia e la città di Rimini un modello del buon vivere.”