Rimini è seconda in Italia in una triste classifica: quelle delle strade più pericolose per le moto. E’ superata solo da Savona, attraversata alla famigerata Via Aurelia. Gli ultimi dati sono stati diffusi dalla compagnia assicurativa Allianz, sulla base delle rilevazione dell’ACI che ha calcolato la percentuale di sinistri per chilometro nel 2018.
Dopo l’Aurelia nel tratto di Savona (3,50 incidenti per chilometro) viene infatti Rimini con la SS 9 Via Emilia: 3,10 incidenti per chilometro. Seguono la Statale Dei Trulli in provincia di Brindisi (1,71), la Sorrentina a Napoli (1,46). Viene poi il tratto della SS 16 Adriatica ai confini con la Romagna, quello in provincia di Pesaro-Urbino (1,38),. Quindi ancora l’Aurelia ma a Imperia (1,35) e a Genova (1,11). Infine la Gardesana Orientale a Verona (0,75), la Chiantigiana a Firenze (0,72) e la Orientale Sicula a Messina (0,62).
Rimini anche lo scorso anno compariva nella medesima graduatoria, ma al sesto posto e per il tratto della SS 16 nel tratto fra i Km 203 e 206, cioè all’altezza dei Padulli,
Tuttavia gli italiani amano sempre di più le due ruote. Secondo l’ultima edizione di Focus2R, Rapporto sul mondo della mobilità a due ruote realizzato ogni anno da Ancma (Associazione Nazionale Ciclo, Motociclo e Accessori) nel 2019 si prevede un aumento del 7,3% delle immatricolazioni rispetto all’anno precedente. In numeri assoluti, come afferma Acem (Associazione dei Costruttori Europei di Motocicli), si tratta di oltre 219mila motociclette. Ciò significa che quello italiano è il più importante mercato europeo: ogni cinque moto acquistate in Europa nel 2018, una è stata immatricolata in Italia.
Eppure, stando sempre al Rapporto Focus2R del 2019, infatti, solo il 26% dei Comuni italiani ha predisposto delle iniziative per la sicurezza dei motociclisti alla guida.