Tempo pochi giorni e lo studio commissionato dal Comune di Coriano e dal Comune di Riccione all’Università UniMoRe sulle emissioni dell’inceniritore di Raibano oltre ad altre valutazioni sul ciclo di smaltimento dei rifiuto.
Con un comunicato il Comune di Coriano annuncia che Giovedì 29 Novembre lo studio verrà presentato in Consiglio Comunale a Coriano.
Il Comune di Coriano nel comunicato annuncia anche i risultati.
“Innanzitutto le emissioni dell’inceneritore sono conformi ai limiti imposti dalla normativa ed emettono una quantità giornaliera di metalli pesanti che non vengono intercettati dagli impianti di filtraggio”.
Il testo completo del comunicato
“Giovedi 29 novembre verrà presentato in Consiglio comunale a Coriano lo studio commissionato all’Università UniMoRe, con un ordine del giorno che prevede da parte del Sindaco Domenca Spinelli l’impegno a presentare lo studio in tutte le sedi istituzionali e alle associazioni ambientaliste e la richiesta dell’aggiornamento dei limiti di emissione e l’aggiornamento dei prodotti da monitorare in materia di incenerimento dei rifiuti.
Dal 1979, autorizzato dalla provincia di Rimini, è situato nel Comune di Coriano l’inceneritore o, più precisamente, impianto di incenerimento con recupero energetico. Questo è l’ unico impianto che brucia i rifiuti urbani e assimilati agli urbani indifferenziati della Provincia di Rimini, per intenderci quei rifiuti che fino a poco tempo fa si buttavano nei cassonetti grigi ed ora nel bidoncino grigio.
Dal 2016 la Regione attraverso il Piano Regionale dei Rifiuti pianifica la Gestione dei Rifiuti dell’intera regione Emilia Romagna: l’inceneritore è autorizzato dall’Agenzia Regionale Protezione Ambiente (ARPA).
Il Comune di Coriano dal 2013 è stato coinvolto per contribuire alla redazione e miglioramento del Piano Regionale e insieme al Comune di Parma ha sottoscritto e contribuito ad una Proposta di miglioramento del Piano Regionale predisposta dal Comune di Forlì ed in particolare dal Prof. Alberto Bellini allora Assessore all’Ambiente del Comune. Diversamente dal Piano Regionale che prevedeva alla prima stesura un numero di 8 impianti di incenerimento, la proposta alternativa presentata, prendendo a riferimento gli stessi flussi di rifiuti del Piano Regionale, prevedeva al massimo 4 impianti sparsi nel territorio Regionale.
Il Piano alternativo venne bocciato. Il Comune di Coriano coerentemente con quanto proposto decise di portare avanti una proposta di Piano Regionale alternativo. Nasce nel 2016 una collaborazione con il Comune di Riccione per progettare e realizzare una proposta per uno studio di sostenibilità comparativo sulla gestione dei rifiuti in Emilia Romagna, con l’obiettivo di analizzare e comparare la sostenibilità ambientale sociale ed economica di diversi scenari di gestione dei rifiuti in Emilia Romagna.
Il fine è quello di supportare i processi decisionali con una maggiore consapevolezza circa le potenziali conseguenze economiche ambientali e sociali connesse a modalità alternative di trattamento dei rifiuti.
Ecco che si da vita al al “Monitoraggio UniMoRE”.
Lo studio, effettuato attraverso la metodologia LCA, presenterà i punti di forza e di debolezza che caratterizzano un processo o attività durante l’intero ciclo di vita dei rifiuti prodotti “dalla culla alla tomba”, ovvero da quando li produciamo fino a quando vengono smaltiti.
Il metodo LCA è un metodo standard regolamentato da norme standard, le stesse utilizzate per redigere il Piano Regionale dei Rifiuti più conveniente da parte della Regione, da software di calcolo riconosciuti e più utilizzati a livello internazionale che prendono a riferimento dati e valori internazionali, i dati e le emissioni monitorate da Arpa e dati e misurazioni di monitoraggi di emissioni aggiuntivi e complementari previste dallo Studio. I monitoraggi aggiuntivi su inquinanti presenti in aria, acqua e terreno sono stati effettuati con Centraline poste nei pressi della Scuola materna di Sant’Andrea in Besanigo, hanno avuto luogo nel luglio 2017 per circa una settimana.
Un Progetto ambizioso che è costato 36.000 € sia per il Comune di Coriano sia per il Comune di Riccione.
I risultati.
Innanzitutto le emissioni dell’inceneritore sono conformi ai limiti imposti dalla normativa ed emettono una quantità giornaliera di metalli pesanti che non vengono intercettati dagli impianti di filtraggio.
In secondo luogo lo Studio, prendendo in esame lo stesso modello utilizzato dalla Regione, conclude che è ambientalmente più conveniente ridurre il numero di inceneritori. Conferma scientificamente la correttezza della proposta alternativa effettuata nel 2014, utilizzando gli stessi dati di ingresso, la stessa metodologia e parametri più completi.
Ora il Comune di Coriano e i suoi cittadini hanno due compiti.
Il primo presentare alla Regione le conclusione dello studio effettuato per contribuire alla riduzione degli inceneritori per smaltire i rifiuti urbani indifferenziati anche alla luce delle nuove Direttive europee orientate al recupero di materia piuttosto che al recupero di energia.
Il secondo compito è quello di continuare con la differenziazione dei rifiuti ed essere ad esempio per i comuni vicini per confermare la riduzione dei rifiuti indifferenziati e aumentare quelli differenziati. Tutto lo studio verrà pubblicato on line sul sito del Comune, nella sezione “Ambiente “ come già in precedenza fatto per le prime 2 fasi dello studio.”
Domenica Spinelli Sindaco di Coriano: “Per la nostra amministrazione e per la mia squadra questo non è né un punto di arrivo né di partenza, ma un punto intermedio fondamentale di un cammino iniziato già dal 2012 con impegno e costanza. Dopo 40 anni di immobilismo delle amministrazioni che ci hanno preceduto, alle quali si deve la responsabilità della realizzazione dell’impianto, stiamo costruendo un percorso fondato su aspetti tecnici e valutazioni politiche salde. Siamo istituzione ed in quanto tale responsabili innanzitutto verso i 10500 cittadini che rappresentiamo.”