Aveva dato fuoco alle sterpaglie e alle potature del suo campo, ma le fiamme si erano propagate fino innescare un pericoloso incendio, scongiurato poi solo solo dall’immediato intervento dei carabinieri Forestali e di una squadra di volontari di Protezione Civile.
Ora è stato deferito all’Autorità Giudiziaria dai Carabinieri Forestali della Stazione di Morciano di Romagna per incendio boschivo colposo (Art. 423 bis comma 2 del Codice Penale) un uomo di cittadinanza italiana di 74 anni, residente in Svizzera, che aveva domenica a Montefiore Conca, nel suo terreno di Via Santa Maria Maddalena, aveva appiccato le fiamme perdendo poi il controllo del rogo.
Alle ore 13.30 del 29 luglio scorso i militari forestali, in servizio di pattugliamento ambientale, avevano avvistato un deso fumo levarsi da quelle parti. Accorsi sul posto, avevano dovuto constatare che il fuoco, alimentato dal vento e divorando l’erba secca, si stava estendendo verso un oliveto e verso un bosco. Nei pressi c’era ancora l’uomo che aveva accesso il falò per bruciare potature e sfalci e che aveva poi perso ogni controllo delle fiamme .
L’anziano agricoltore è stato fatto allontanare, mentre intanto arrivava anche la Squadra RN 15 dei volontari antincendio boschivo della Protezione Civile. Dopo essersi assicurati che l’incendio fosse sotto controllo e in corso di estinzione, i Carabinieri Forestali hanno identificato l’uomo che, “in maniera inadeguata, senza alcuna autorizzazione, al di fuori della norma e senza le necessarie cautele aveva acceso il fuoco con il proprio accendino”.
L’episodio di Montefiore fa seguito ad uno altro analogo del 14 luglio scorso, in cui i Carabinieri Forestali erano intervenuti in via Ca’ dl Drago, traversa di via Montescudo, nel Comune di Rimini. Anche qui un uomo di 75 anni aveva dato fuoco alle potature, con il risultato che l’incendio poi sviluppatosi aveva bruciato completamente un campo di grano. In quel caso l’incauto era stato deferito all’Autorità Giudiziaria per incendio colposo (art. 449 del Codice Penale).
In questo periodo sono stati disposti dal Gruppo Carabinieri Forestali di Rimini, sull’intera provincia, servizi mirati per la prevenzione e la repressione degli incendi boschivi con l’impiego di personale specializzato impiegato in pattuglia.
“Viste le alte temperature del periodo e la presenza di materiale vegetale secco a terra proveniente da sfalci e potature – raccomandano i Carabinieri Forestali – pur non essendo presente ancora un divieto assoluto degli abbruciamenti, seppur vigilati e in condizioni di sicurezza, si sconsiglia vivamente l’accensione di fuochi di qualsiasi tipo nel territorio della provincia di Rimini. Si segnala infatti che statisticamente nella nostra provincia più del 50% degli incendi boschivi hanno cause di origine colposa cioè non sono causati volontariamente ma sono frutto di disattenzione, negligenza, imprudenza, imperizia o inosservanza delle norme”.