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Inaugura venerdì, alla galleria No Limits To Fly, la mostra di Maurizio Vitri e Sabrina Suadoni

«No Limits To Fly festeggia i suoi quattro anni di vita – dice Moreno Mondaini, titolare della galleria –. Lo fa con le creazioni di Maurizio Vitri e i collage fotografati di Sabrina “Suadì” Suadoni.

Maurizio, protagonista dell’esposizione di apertura della galleria, si associa ora a Suadì e insieme danno vita a un’opera complessa che, spaziando nell’arco temporale di tre decenni, disserta di composizione e forma, colore e non, visionarietà e manualità.

Con la sua prima esposizione, la galleria dichiarava la propria non convenzionalità, la nascita di un luogo d’arte e di pensiero, libero nelle sue scelte artistiche, così come oggi, questa esposizione sancisce l’esistenza di una realtà pensante, capace di riflettere sullo stato di un’arte diffusa e coinvolgente a qualsiasi livello».

Maurizio Vitri vive e lavora a Rimini

Diplomato Maestro d’Arte presso l’Istituto d’Arte di Urbino, ha una storia professionale legata all’architettura, alla progettazione a qualsiasi livello, compresa quella degli oggetti che divertendosi realizza e trasforma in soggetti.

Le sue opere nascono dalla semplicità di chi è abituato a superare sfide complesse e avventurose, con la scienza e l’abilità delle mani e un sorprendente immaginario. Creazioni volumetriche, raffinate e dettagliate nell’involucro, lasciano il contenuto alla fantasia di chi le guarda. Non gli interessa quale sia il loro “dentro”, gli basta che la forma del contenitore sia esaustiva nel riconoscerne l’identità.

In quale ambito artistico si può collocare l’opera di Vitri?

Non gli interessa, ne sono sicuro, tuttavia voglio cominciare a parlarne e lo voglio fare associando due termini, Cubismo e Futurismo, e lo faccio partendo dall’osservazione che le costruzioni di Maurizio, sfaccettate e spezzettate, fanno l’occhiolino all’epopea del cubismo prefuturista in cui una ritrovata fanciullezza forzava la prospettiva classica, con un punto di vista scatolare, scevro di ornamenti, come quello dei bambini.

Le sue opere ci invitano a non dare nulla per scontato, ma a considerare la semplicità punto di arrivo di una visione ben più complessa, specie se vista con gli occhi curiosi e originali di un fanciullo. (Moreno Mondaini)

Sabrina “Suadì” Suadoni

Le sue opere sono collage.

Collage molto particolari, perché è lo scatto fotografico, sua grande passione, a sostituire la colla nell’assemblare, nel fissare, quei ritagli di riviste d’epoca, vintage e moderne, che seleziona istintivamente secondo il suo sentire del momento.

Ritaglia, conserva e, quando scatta l’impulso creativo, compone.

Suadì ha un’altra grande passione: la moda. La moda degli anni ’50, ’60, ’70, quella dei tagli sartoriali che caratterizzavano gli stili e che tutt’ora riconosce affini alla minuziosità, alla precisione e alla pazienza con cui compone le sue figurazioni.

Suadì si interfaccia con il rigore costruttivo delle opere di Maurizio proponendo immagini eleganti, flessuose e colorate. Per ottenerle utilizza la luce della macchina fotografica come un pennello con cui dipingere forme e colori.

Sono immagini dove un divertissement del comporre, sobrio e al tempo ricco di particolari, mette al centro una donna garbatamente irriverente, mai trasgressiva e mai disgiunta da una eleganza formale, come quella di una modella d’altri tempi, senza nostalgie.

Creazioni piene, compiute nel linguaggio e nella splendida resa cromatica.

Con Maurizio condivide il periodo storico di riferimento, quello in cui il collage trovò la sua ragione artistica nel Cubismo. (Moreno Mondaini)

No Limits To Fly

Nei quattro anni trascorsi da quella prima esposizione, alla fanciullesca creatività di Maurizio Vitri, ha fatto seguito la visionarietà di numerosi altri talenti che hanno segnato la vita di N.L.T.F. con la loro ricerca e qualità artistica.

La mostra rimane aperta sino al 14 gennaio 2017 con i seguenti orari: dal lunedì al sabato, ore 10.30-12.30 e 17.19.

Ingresso libero.

Info: www.pepote.it

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