In Romagna sono state 210 le classi scolastiche in quarantena fra il 13 e il 19 dicembre. In provincia di Rimini è scattato l’isolamento per due classi dei nidi, 20 degli asili, 17 delle elementari, 14 alle medie, 12 delle superiori, per un totale di 69. La settimana precedente erano state 46.
Nelle scuole riminesi sono stati rilevati 28 casi fra i bambini dei nidi (con un tasso di positività dei tamponi al 9,5%), 20 degli asili (11,1%), 149 delle elementari (10,1%), 104 alle medie (6,5%), 110 nelle superiori (5,5%)
Questa settimana sono stati eseguiti 55.888 tamponi (molecolari e antigenici) registrando 5005 nuovi casi positivi
(9.0%). Dopo una lieve stabilità si registra un aumento dei nuovi casi sia in termini assoluti (+1153) che percentuali. In
aumento il tasso d’incidenza totale dei nuovi casi negli ultimi sette giorni /100.000 abitanti e tutti i distretti dell’ AUSL
della Romagna presentano tassi superiori a 200 tranne Cesena Valle del Savio, ed in particolar modo quelli di Ravenna,
Faenza e Forlì hanno il tasso superiore a 350.
Si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da COVID in aumento da nove settimane ed
in totale sono ricoverati 240 pazienti, di cui 26 in terapia intensiva.
“Risulta del tutto evidente – sottolinea AUSL Romagna – come questo aumento, abbia un andamento decisamente attenuato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie alla diffusione della vaccinazione. In particolare i ricoveri ordinari sono 2 volte inferiori e si registra un numero di decessi 4 volte inferiore”.
Questa settimana si sono verificati due focolai nelle strutture ospedaliere nell’ambito di Rimini, dove ce n’è stato uno anche in una residenza per anziani.
Complessivamente sono stati sospesi 252 operatori tra dipendenti e convenzionati in tutta l’azienda USL della Romagna. La scorsa settimana erano 257, quindi in 5 hanno deciso di vaccinarsi, potendo così rientrare nelle funzioni e a percepre lo stipendio.
In continuo aumento il numero dei soggetti vaccinati nei centri vaccinali aziendali (al 20 dicembre 859.093 con prima
dose e 777.919 con seconda dose e 233.216 con terza dose a cui vanno aggiunte 88.724 dosi somministrate dai MMG).
“Il quadro epidemiologico, anche nella settimana presa a riferimento conferma un trend in aumento della circolazione del virus. – commenta Mattia Altini, Direttore Sanitario Ausl Romagna – Un dato in linea con il livello regionale e nazionale, che evidenzia la necessità di non abbassare la guardia, soprattutto in questo periodo festivo. Gli strumenti a nostra disposizione li conosciamo bene: il vaccino e le note misure di sicurezza ( utilizzo delle mascherine, igiene delle mani e distanziamento)”.
Che prosegue: “Ausl Romagna ha scelto di ampliare al massimo le sedute vaccinali dedicate alla fascia 5-11 anni, soprattutto in questo periodo di chiusura delle scuole, per dare l’opportunità ai più piccoli di accedere in tempi rapidi alla somministrazione del vaccino. Allo stesso tempo modo anche i nostri servizi di Pediatria di Comunità stanno chiamando i ragazzi con patologie croniche, già in carico ai servizi e hanno già iniziato la somministrazione in sedute appositamente dedicate. Stiamo assistendo già da diverse settimane ad un incremento dei casi in questa fascia di età. Invitiamo quindi i genitori a non procrastinare la vaccinazione dei propri figli. All’interno delle sedute vaccinali dedicate ai bambini, sono presenti i pediatri che potranno dare risposte ad eventuali dubbi”.
“Stesso messaggio vogliamo rivolgere agli adulti che ancora non hanno prenotato la somministrazione della terza dose. I dati fin qui raccolti, ci dicono che la dose booster è in grado di restaurare un alto livello di protezione dalla malattia sintomatica. I nostri centri vaccinali saranno aperti anche durante le festività natalizie. Rivolgiamo quindi un caldo invito a tutti, anche a chi è ancora dubbioso, ad approfittare di questo periodo di pausa festiva”, conclude Altini