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“Immagina Riccione” presenta il suo programma

“Immagina Riccione” è nata come associazione nel febbraio 2016. Pensavano di presentarla a maggio 2017.
Le elezioni anticipate amministrative hanno accelerato il progetto ed anticipato la presentazione.

Un’associazione che darà vita anche ad una lista civica alle prossime elezioni di Riccione in coalizione con il Pd.
Su questo la decisione è già presa sulla base della condivisione di quattro punti programmatici.

Immagina Riccione non ha nel suo DNA la polemica spicciola, l’antagonismo fine a se stesso, “l’odio” per l’avversario politico.
Al contrario è un gruppo di cittadini che ha deciso di “sporcarsi le mani” e metterci “la faccia” per migliorare Riccione che ritengono una comunità già meravigliosa e con enormi potenzialità.

Francesco Cesarini, ideatore della lista, lo ha dichiarato con estrema chiarezza ”non si deve fare politica contro qualcosa”. Al contrario è indispensabile alzare il “livello e dare aria alla testa”.

Sarà una lista di cittadini comuni, disponibili all’ascolto e senza pensare di avere sempre la “verità in tasca”.
L’accordo con il Pd è su quatrro punti fondamentali per “Immagina Riccione”:

1) BILANCIO PARTECIPATIVO
Il bilancio partecipativo è un percorso che coinvolge i cittadini nell’individuazione delle priorità d’investimento in alcuni ambiti delle
politiche comunali: Ambiente, Manutenzione, Cultura, Verde e Innovazione. Uno strumento per rilanciare il rapporto tra cittadini e istituzioni per la prima volta sperimentato in Italia a Grottamare nel 1994. Una parte delle risorse del Bilancio Comunale viene messa a disposizione dei quartieri che confrontandosi stabiliscono i progetti da presentare. Gli Uffici Comunali verificano la fattibilità tecnica degli interventi richiesti e poi si procede alla votazione riservata ai maggiori di 16 anni attraverso una pagina web e direttamente in Comune.

2) RICCIONE CITTA’ DEI BAMBINI E MOBILITA’ LENTA
“Riccione Città dei bambini” un nuovo approccio alla città e al suo governo, assumendo i bambini come parametri e come garanti delle necessità di tutti i cittadini. Non un banale maggior impegno per aumentare le risorse e i servizi a favore dell’infanzia, ma per una città diversa e migliore per tutti, in modo che anche i bambini possano vivere un’esperienza da cittadini, autonomi e partecipanti.
La città e i suoi luoghi devono tornare a rendere possibile ai bambini di uscire di casa senza essere accompagnati, per poter incontrare gli amici e giocare con loro negli spazi pubblici della città. Strategica la rete di ciclabili e percorsi pedonali in sicurezza per i tragitti
casa-scuola e casa-sport. Solo quando gli adulti avranno capito che spendere per far star meglio i  bambini non è un costo ma un investimento, che renderà in futuro molte volte, si riuscirà a pensare seriamente al futuro delle nostra città.

3) PALAZZO DELLA CULTURA
Riccione guarda alle grandi capitali europee come Stoccolma, Berlino, Vienna e si dota di un palazzo della cultura.
Il Palazzo del Turismo, pur mantenendo il suo front office tradizionale dedicato alle informazioni turistiche si rivoluziona diventando luogo di fruizione della cultura declinata come intrattenimento e fattore aggregante.
Una ludoteca, laboratori artistici e musicali permanenti, biblioteche 0-5, 6-10, 11-16 anni, una lounge room con servizio bar per gli adulti e servizio di wifi free, sale mostre permanenti ed eventualmente un co-working rilanceranno quello che oggi è fondamentalmente un contenitore sottoutilizzato, dando risposte concrete a cittadini e ai turisti.

4) RICCIONE SPORT CITY 2022
Riccione nel 2022 compie 100 anni e guarda al futuro attraverso la sua cittadella dello sport che diventa un vero e proprio luogo dello star bene e del benessere.
Un perimetro dove all’interno trovano sede percorsi in sicurezza per pedoni, biciclette e zone 30. Un’area con due ingressi, uno su Via Romagna e l’altro su Via Emilia autentiche porte per i “fori italici” riccionesi. Strategico il ponte ciclopedonale su via Carpi che mette in collegamento gli impianti sportivi, con il parco della Resistenza, i Lungomari e il Centro Studi.

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