L’Emilia-Romagna decide di proseguire con l’attività delle Usca, unità speciali di continuità assistenziale, nate durante la prima fase dell’emergenza sanitaria da Covid, per garantire l’assistenza dei pazienti affetti dal virus che non necessitano di cure ospedaliere. Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Politiche per la Salute Raffaele Donini, a margine di una conferenza stampa.
L’assessore, poi, nel fare il punto sull’aumento dei contagi ha invitato i cittadini a indossare di nuovo la mascherina soprattutto nei luoghi chiusi: “La circolazione del virus è molto consistente e forse ci aspettano altre due o tre settimane in cui vedremo numeri importanti, le mascherine servono soprattutto negli ambienti chiusi; credo che non occorra nemmeno un decreto perché i cittadini in particolare quelli più vulnerabili ed esposti comprendano che è un modo per proteggersi. Negli ambienti chiusi è molto utile e invito a indossarla”.
Per quanto riguarda l’impatto sulle ospedalizzazioni, “è ancora una percentuale molto bassa, soprattutto la gran parte è ospedalizzata con il Covid e non a causa del Covid, però – ha proseguito – per quanto sia una percentuale bassa, se è su numeri importanti può diventare impegnativa, in particolare associata al fatto che per Covid abbiamo centinaia di operatori sanitari in isolamento a casa. Auspichiamo – ha concluso l’assessore – che il picco arrivi quanto prima e si possa organizzare per l’autunno un’efficace campagna di prevenzione”.