Il Tenente Colonnello Antonio Sergi è da tre giorni il nuovo Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri presso il Comando Provinciale di Rimini, con competenza sui comuni di Rimini, Bellaria-Igea Marina e Santarcangelo. Oggi l’ufficiale si è presentato alla stampa insieme a un’altra new entry, il 30enne Capitano Sabato Landi, nuovo comandante della Compagnia Carabinieri di Rimini.
Sergi è nato 48 anni fa a Bienne (Svizzera) ma è originario di Salve, in provincia di Lecce, sull’estrema punta del Salento. Sposato con due figli, confessa la sua passione di chef: si diverte a sperimentare ricette, il che lo tiene di solito lontano dai ristoranti.
Laureato in giurisprudenza e in Scienza della Sicurezza interna ed esterna, dopo l’Accademia di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri in Roma, è entrato in servizio da giovane Tenente a Palermo proprio durante la stagione delle stragi, «dal’omicidio di Salvo Lima all’arresto di Totò Riina», come ricorda lui stesso. Nel 1995 il suo primo approdo in Romagna: è nominato Comandante della Compagnia Carabinieri di Meldola (FC), dove resta tre anni. Poi è trasferito a Merano (BZ), dove nascono i suoi figli, e a Peschiera del Garda (VR). Decorato con a Croce di Argento per anzianità di servizio militare, della medaglia militare d’Argento al merito di Lungo Comando e della Croce d’Oro per anzianità di servizio militare, dal 1° luglio 2008 è nominato Tenente Colonnello. Resta quindi a Perugia dal 2008 al 2011, quindi giunge a Ravenna, dove ha diritto il Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri fino all’analogo incarico a Rimini.
Le sue prime impressioni su Rimini sono positive: «Un territorio molto ben organizzato, che sente e vuole la vicinanza delle Forze dell’Ordine. Ho incontrato i sindaci di Rimini, Bellaria e Santarcangelo e tutti mi hanno espresso queste esigenze. Da parte nostra ci sarà il massimo impegno in questo senso, anche attraverso una stretta collaborazione con le scuole e con il mondo delle associazioni, che qui è molto attivo e ramificato. Il tutto nel concetto di una “sicurezza partecipata” nella quale crediamo molto».
«Certo – aggiunge sorridendo – ho visto un bel traffico intenso per le strade, anche se mi dicono che questo è un periodo tranquillo. Ma scusate una domanda, che differenza c’è fra crescione e cassone?”.