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Il sostegno di Federconsumatori per l’home banking e lo SPID. Il digitale nelle banche

In quest’epoca dominata dall’era digitale, anche le banche si stanno evolvendo, l’Online banking, porta dei vantaggi al consumatore a partire dai costi di commissione molto più bassi rispetto al metodo tradizionale. Ad esempio, i bonifici hanno costi bassi e a volte sono gratuiti. In Italia – scrive Federconsumatori Rimini – il 97,3% degli utenti internet tra i 16 e 64 anni possiede uno smartphone e il 92,5% lo utilizza per accedere ai servizi digitali. Secondo uno studio dell’Osservatorio Digital Banking di ABI Lab, tutte le banche del campione offrono servizi tramite app e Internet banking, le app si distinguono in ambiti specifici es gestione carte e conto corrente (pagamenti). Nel 2023 – prosegue la nota di Federconsumatori – è cresciuto molto l’utilizzo del mobile Banking, anche perché durante la pandemia, non era facile andare in banca e seguire la situazione del proprio conto corrente. Con l’apertura del conto corrente, si sottoscrive un contratto, i conti correnti e le carte sono prodotti per i quali è più diffusa la possibilità di sottoscrizione anche dell’internet Banking. Il problema è che nonostante i numeri siano aumentati, molte persone ancora hanno difficoltà a gestire il proprio online, sia per l’età che per il grado di istruzione è difficile che questa app coinvolga gran parte della comunità. Ma è anche vero che molte app sono poco intuitive ed inoltre l’aggiornamento dei movimenti a volte non è istantaneo, facendo quindi preoccupare l’utente quando non sa se le operazioni come i pagamenti ricevuti o da inviare siano andati a buon fine. Tutte queste problematiche costringono le persone ad eliminare l’app e a volte anche a perdere il cliente. Se è vero che avere l’Home Banking – continua la nota di Federconsumatori – è una comodità ed agevola chi desidera effettuare ogni movimento sul conto in ogni momento e luogo della giornata e addirittura da altri posti nel mondo, bisogna stare attenti anche alla violazione dei dati, accade che il profilo del cliente venga hackerato quando non si utilizza una password abbastanza difficile. Per questo motivo si raccomanda a tutti coloro che decidono di operare online di impostare delle password complesse, purtroppo molto spesso non ci accorgiamo di cosa potrebbe fare la tecnologia. Le truffe nell’utilizzo dei dati degli utenti sono ancora attuali, ma si possono anche facilmente bloccare, perché in molte app c’è la possibilità di bloccare la propria carta e disabilitarla ai pagamenti online. Bisogna però anche ricordare che con l’inflazione, sono cambiate le abitudini degli italiani. Sia a livello globale che nazionale, il benessere finanziario rimane in stallo e un numero maggiore di consumatori rimanda gli acquisti importanti e si preoccupa dei propri risparmi. I clienti – conclude la nota di Federconsumatori – dimostrano un’attitudine all’acquisto sempre più orientata al digitale, insieme a una forte e crescente consapevolezza verso i paradigmi di sostenibilità”.  

Progetto Inclusione Digitale – Yuliana Trengia, Consulente Federconsumatori Rimini

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