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Il sindaco fascista rilancia ma una 18enne: “Ti sei mai vergognato di abitare a Pennabilli?”

Il dibattito a Pennabilli  dopo l’intervento del sindaco Mauro Giannini su FB (“Sono nato con la camicia nera e morirò con la camicia nera”) continua. Il sindaco ha risposto al presidente della regione Stefano Bonaccini (“Chiedi scusa o ti dimetti”) richiamando l’articolo 1 della Costituzione. E ribadendo che è stato eletto dai cittadini con una percentuale alta. Non solo: Giannini ha già anticipato che si candida anche per il terzo mandato.

La posizione di Giannini e suoi richiami al fascismo hanno colpito non solo esponenti della politica, ma anche dei cittadini. Una ragazza di 18 anni, Aurora Tomlinson, ha scritto un post su Fb molto netto ad iniziare dal titolo.

“Ti sei mai vergognato di abitare a Pennabilli?

Nell’ultimo periodo, purtroppo, è molto facile.

Un concetto essenziale, alla base di una società evoluta, è il linguaggio, la parola, il dialogo. Il linguaggio comprende però suoni, gesti e simboli dotati di significato e, mi permetto di aggiungere io, una certa responsabilità. È inutile nascondersi dietro all’idea che i “fatti” siano più importanti delle parole, che queste possano essere dette o scritte con leggerezza, con superficialità e con ignoranza. Ancora più grave è confondere la libertà di opinione ed espressione con affermazioni e gesti privi di qualsiasi moralità e buon senso, soprattutto da parte di chi ricopre una carica pubblica. Se ancora siamo qui a discutere su cosa rientri o meno nel reato di Apologia al fascismo abbiamo fallito come società, chi tende il braccio a 135° non è nostalgico, è ignorante e chi lo difende è come se stesse sputando sulla tomba di Gina Longhi, come se al Parco della Rimembranza usasse il cippo dei caduti in guerra solo come tana per il nascondino, come se ignorasse l’eccidio di Fragheto. È inutile che diciate ai vostri figli che la guerra è sbagliata, inutile che li mandiate a scuola il 27 gennaio se poi con ogni vostra parola, ogni vostro gesto e con il vostro esempio non respingete la guerra e il fascismo.

Come ultima cosa mi vorrei soffermare su un dettaglio che può anche essere sfuggito ma porta su di sé un grave peso: l’utilizzo della parola “razza” riferita all’essere umano. Chiunque abbia un minimo di coscienza è consapevole che non esistono razze umane, che utilizzare questo termine in tale senso oltre che ad essere sbagliato dal punto di vista scientifico ha su di sé un rimando inevitabile alla storia del primo novecento.

Ma tanto il linguaggio è slegato da qualsiasi moralità e responsabilità no?”

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