Il sindaco di Rimini tifa per la proposta di legge sullo Ius Scholae, ovvero dare la cittadinanza italiana ai bambini figli di extracomunitari che abbiano frequentato almeno un ciclo scolastico in Italia, che andrà in discussione nercoledì 29 maggio alla Camera dei Deputati. La proposta di legge prevede che possa fare richiesta per la cittadinanza chi sia arrivato in Italia prima di aver compiuto 12 anni e porti a termine un percorso scolastico di 5 anni. Questo permetterebbe a tantissimi bambini nati e cresciuti in Italia di ottenere la cittadinanza con più facilità rispetto all’attuale iter burocratico.
“Io sono d’accordo con questa proposta di legge. – scrive Jamil Sadegholvaad – Personalmente credo sia quella più vicina alla concretezza per sbrogliare un problema che da troppi anni si muove a singhiozzo sulla base di impulsi ideologici o poco più. Con il risultato di un nulla che penalizza bambini, ragazzi, famiglie. La scuola è la chiave della cittadinanza, della formazione dell’individuo e di una comunità consapevole e matura. La scuola è conoscenze, relazioni, integrazione. Nella scuola i valori e le differenze vengono valorizzate; nella società, politica compresa, spesso vengono distorte o strumentalizzate per scopi vari. A me non interessa”.
“Il Comune di Rimini, in questo primo scorcio di mandato amministrativo, ha concretizzato due azioni: la prima è la gratuità progressiva degli asili nido che ha già portato a un sensibile incremento delle iscrizioni; la seconda è puntare sulla realizzazione di nuovi poli scolastici diffusi la maggiore delle fiches del proprio PNRR. Questo corrisponde a un’idea di presente e futuro del nostro territorio. Aperto, attivo nel volere essere una comunità integrata, capace di considerare la scuola come la principale delle priorità per costruire un senso vero e profondo di cittadinanza”, ricorda Jamil Sadegholvaad