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Il sindaco di Rimini brinda al 2023: “Sarà l’anno del rilancio”

Il 2023, al di là di eventi imponderabili, sarà per Rimini l’anno del “rilancio, di una ulteriore ripartenza”. Ne è convinto il sindaco Jamil Sadegholvaad che questa mattina invita la stampa a Palazzo Garampi per il brindisi di fine anno. “Ci lasciamo alle spalle un 2022 complicato, condizionato dal fattore guerra e dalle sue conseguenze”, dall’aumento delle materie prime all’impatto sul turismo riminese che soffre dell’assenza del mercato russo, sottolinea il primo cittadino prima di stappare una bottiglia di bollicine prodotta nella vicina San Marino.

A conferma di una rinnovata stagione nei rapporti con la piccola Repubblica, sorride. Tuttavia, chiosa Sadegholvaad, “siamo qui, solidi nonostante le difficoltà, grazie a un tessuto imprenditoriale e a un sistema istituzionale che ha lavorato insieme scavallando i momenti complicati”. Sassolini dalla scarpe da togliersi il sindaco dice di non averne, “sono abituato a camminare sui sassi”, ci scherza su.

Anche se ci tiene a rimarcare che nelle prime settimane dell’anno incontrerà i vertici della Regione per “migliorare la gestione” dei divieti di balneazione. “Nel 2022 c’è stato uno spiacevole incidente che ha danneggiato la riviera” e serve un coordinamento maggiore, spiega, senza ovviamente “nascondere nulla, ma senza creare inutili allarmismi”.

Per il turismo Sadegholvaad mette in evidenza due priorità: da una parte l’aeroporto che significa internazionalzzazione. Con Airiminum “abbiamo costruito un rapporto proficuo e negli ambiti e limiti consentiti dalla legge sosterremo lo scalo”. Passeggeri e turismo, manda a dire a chi verso il comparto è un “po’ insofferente, sono un beneficio per tutti”.

Dall’altra parte occorre puntare sulla riqualificazione alberghiera, capendo con le categorie economiche quali strumenti approntare per fare investire chi ancora non l’ha fatto. Nel 2023, prosegue il sindaco anche rispondendo alle domande dei cronisti, ci saranno due novità importanti per la città: il nuovo vescovo Nicolò Anselmi e il nuovo prefetto Rosa Maria Padovano, “due figure di rilievo, con esperienza, che danno importanza alle dinamiche sociali del territorio”.

Sadegholvaad augura al prefetto uscente Giuseppe Forlenza di “continuare la strada dei risultati importanti ottenuti”, mentre l’ex vescovo Franesco Lambiasi è cittadino onorario ed “è una soddisfazione che rimanga a Rimini“.

Aggiunge poi di avere incassato dai parlamentari locali, da Andrea Gnassi “che sento molto spesso” a Marco Croatti, da Beatrix Colombo a Jacopo Morrone, la disponibilità a lavorare per Rimini. “Ne sono contento”.

La città intanto si prepara al pienone di Capodanno: “Mi hanno mandato le foto delle file di persone che dalla stazione valige in mano si avviano verso il mare e dei rallentamenti sull’A14 da Forlì”. Uno scenario decisamente diverso da quello dello scorso anno, caratterizzato dalla pandemia, anche se dalla Cina arrivano notizie che “un po’ di inquietudine la creano”. Tuttavia il sindaco è ottimista: “Forti dell’esperienza sapremo gestirla nel migliore dei modi, senza territorismo, ma senza negazionismo”. Di certo, conclude, “per un riminese vedere la città d’estate invasa dai turisti è una bella sensazione. Dopo due anni complicati Rimini è ripartita bene”. Questa è la più bella cartolina del 2022. Perchè “senza turismo non c’è Rimini“.

(Agenzia DIRE)

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