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Il Rimini a Gubbio in una Serie C (forse) normale

Domenica 4 novembre sarà una giornata storica…
Per il Rimini? Forse. Ma di sicuro lo sarà per tutta la serie C che, a meno di clamorosi capitomboli della penultima ora, scenderà per la prima volta in campo con tutti gli effettivi iscritti ai campionati.

Finalmente non ci saranno gare rinviate e formazioni che non giocheranno. E avremo addirittura l’esordio stagionale di alcune squadre.

Iniziare un campionato al 4 di novembre: credo che difficilmente questo record negativo potrà essere battuto nel futuro. Anche se, a onor del vero, i vari tribunali impegnati nel giudizio non hanno ancora terminato il loro compito e la spada di Damocle dei loro verdetti pende ancora concretamente sulla regolarità del campionato.

Regolarità: parola densa di significati che difficilmente si riesce ad utilizzare a ragion veduta quando si parla di serie C.

Mentre veniva annunciato che da domenica tutti sarebbero scesi in campo, pena l’esclusione, arrivava la prima ondata di penalizzazioni che sulla regolarità di questa stagione getta un’ombra lunga e dai contorni poco chiari, nonché foriera di un’ulteriore tornata di ricorsi.

Nel calcio è ormai assodato che la furbizia, la tocco piano , non si arrende davanti all’essere stata individuata, ma china appena appena il capo solo dopo almeno tre gradi di giudizio, che si dipanano nell’arco della stagione giusto in tempo per poter falsare le volate finale dei campionati.

Come si può iscrivere per esempio una squadra come la Lucchese? Nulla di personale con la realtà in se e per se, ma come si concilia con il dovergli poi comminare ben 11 punti di penalizzazione alla fine di ottobre?

Venendo al nostro girone, la Triestina ha ricevuto un punto di penalizzazione per aver presentato in ritardo la fideiussione. La stessa fideiussione che è in odore di irregolarità, portando l’allora presidente della Lega Pro Gabriele Gravina a proferire questa frase in merito: “Fideiussione falsa per la Triestina è normale? No, non è per niente normale. Ho denunciato la società alla Procura della Repubblica e alla procura federale: loro si considerano parte lesa e adesso presenteranno un’altra fideiussione buona”.

Difficile prevedere come andranno le cose, ma molto facile profetizzare nuovi ricorsi.
Se giocare tutti è una buona cosa che riavvicina ad un’immagine di consuetudine e normalità, per avere un campionato che possa tranquillamente definirsi regolare troppa strada c’è ancora da fare.

In mezzo a tutti questi intrecci di tribunali e carte bollate, il campo dice che il Rimini scenderà allo stadio “Pietro Barbetti” di Gubbio per disputarsi i 3 punti con la squadra attualmente appaiata in classifica a quota 8 punti.Punti frutto di una vittoria interna, con la Fermana per 2 reti a 0, unita a cinque pareggi. Un cammino sin qui praticamente speculare ai biancorossi.

Tanti i precedenti a Gubbio in passato, anche se soprattutto torna in mente l’ultimo, quello magico di giugno 2003 quando, con Acori in panchina, il Rimini vinse l’andata del play off con un rigore segnato da Bordacconi e staccò mezzo biglietto per la C1, che arrivò dopo lo 0 a 0 del Neri una settimana dopo.

Gli eugubini non sono pronosticati tra le formazioni favorite per le posizioni di alta classifica. Vero è che, con i play off che si disputano sino al decimo posto, sognare un pochino è vietato realmente a pochi.

Con 6 gol fatti e 7 subiti il Gubbio denota la propensione a contenere e gestire i risultati, segnando poco ma anche subendo relativamente poco.

Sugli scudi l’attaccante Ettore Marchi, con 2 gol segnati, e il fantasista Daniele Casiraghi; un occhio di riguardo anche per l’ ex Rimini Nicola Malaccari.

Come si evince dai soli tre nomi menzionati, non sembra essere una formazione importante quella di mister Sandreani, eppure la gara di domenica sarà sicuramente difficile per i ragazzi di Acori, che dovranno trovare l’apriscatole giusto per scardinare una difesa chiusa e arcigna. E senza prestare il fianco a pericolosi contropiedi, visto che sul campo del Gubbio ha lasciato l intera posta la sorpresa Fermana che, nonostante quella sconfitta, gode al secondo posto con 17 punti dietro al Pordenone con 18.

Si corre spesso il rischio di essere ripetitivi quando si cerca di presentare gare come questa, anche perchè, semplificando, si giocano fondamentalmente tre tipi di gare: con squadre più forti, con squadre più deboli o con formazioni pari grado.

La classifica dice che a questo giro si affrontano due pari grado. Ma la mia speranza è che il Rimini sappia dimostrarsi migliore vincendo la partita, perché sarebbe un segnale importante in funzione della misura del potenziale biancorosso.  Il quale si traduce in quante possibilità ci sono di fare un campionato con più distanza di sicurezza possibile dagli ultimi cinque posti.

Interessante anche vedere cosa cambierà nel Rimini col recupero di Volpe, che avrà scontato la squalifica, e i recuperi probabili di giocatori importanti come Buonaventura, Bandini e Simoncelli.

Per ora con questa classifica si eviterebbero di un soffio i play out, anche se il decimo posto è lì, non troppo lontano.

Vero è che per fare valutazioni tombali è ancora presto, visto che non è ancora andato in scena nemmeno un terzo del campionato. Ma da come usciremo dalla gara di domenica cominceranno a maturare sempre più certezze e sempre meno ipotesi.

Calcio di inizio ore 14 e 30, come sempre chi può non manchi e forza Rimini!

Emanuele Pironi

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