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Oasi di Torriana e Montebello resta aperta alla caccia ai cinghiali, amarezza del Comitato

Sorpresa, tristezza, ma anche tanta voglia di non abbattersi e di continuare a combattere per il futuro dell’Oasi di Torriana e Montebello. Tutte le famiglie, centinaia di cittadini che esattamente un anno fa riempivano l’Oasi per le iniziative organizzate dal Comitato che li rappresenta e raccoglievano firme per la tutela e il ripristino dell’Oasi naturalistica della Valmarecchia, si sono svegliati con un’amara notizia.

“Da notizie ufficiose siamo venuti a conoscenza che l’incontro tra i sindaci di Poggio Torriana, Santarcangelo di Romagna e Verucchio, i rappresentanti della Provincia di Rimini e quelli della Regione Emilia Romagna avvenuto ieri pomeriggio, 8 febbraio, si sarebbe concluso con un niente di fatto e l’Oasi di Torriana e Montebello rimarrebbe ridotta di 2/3 nella superficie e aperta alla caccia ai cinghiali col metodo delle braccate. Con buona pace di tanti che chiedono da tempo un ripensamento”.

“Se fossero confermate queste notizie ufficiosespiegano dal Comitato per l’Oasi di Torriana e Montebellola Regione Emilia Romagna dimostrerebbe di essere assai lontana dal nostro territorio, dapprima quando ha eliminato la tutela di un ambiente tanto prezioso come un’Oasi naturalistica già protetto da trent’anni senza la partecipazione dei cittadini e adesso confermando la scelta da Bologna, adducendo motivazioni tecniche risibili con lo stesso metodo usato in precedenza, al quale continueremo ad opporci con dati scientifici.
In questo caso poi la decisione della Regione sarebbe ancora più grave, perché presa contro i pareri delle massime istituzioni locali di Provincia e Comuni interessanti, che ben conoscono il territorio e meglio di ogni altro ne rappresentano le istanze”.

“La Regione Emilia Romagna ha la competenza amministrativa sulla caccia, ma non può decidere contro il parere dei rappresentanti del territorio espresso ai massimi livelli a favore dell’Oasi, sia con dichiarazioni pubbliche, sia con atti ufficiali fra i quali Delibere di Consiglio Comunale, Delibere di Giunta, comunicazioni ufficiali e patrocini alle iniziative del Comitato”.

“Ci vediamo dunque costretti a stringere i denti e a continuare questa battaglia ecologica, ambientale e sociale, trasmettendo una lettera che riassume queste nostre considerazioni alla Presidente della Giunta Regionale dell’Emilia Romagna, Emma Petitti, poiché proprio tale Giunta prima delle ultime elezioni regionali aveva sostenuto l’iniziativa del Comitato attraverso l’allora Assessora alla caccia, Simona Caselli: non vorremmo mai pensare che fossero state solamente promesse elettorali”.

“Inoltre, la stessa missiva viene inviata all’Assessora all’Ambiente della Regione Emilia Romagna, Irene Priolo, alla quale ci permettiamo di chiedere quale coerenza può mai esserci nel comportamento della Regione che da una parte parla di sviluppo sostenibile, promuove iniziative e convegni a difesa dell’ambiente su numerosi territori e dall’altra elimina la tutela di un ambiente fra i più delicati e preziosi della Provincia di Rimini, a pochi chilometri dalla Riviera Romagnola, fondamentale nel rapporto costa-entroterra. Chiederemo spiegazioni direttamente al Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che ha inserito l’ambiente, insieme a sanità, scuola e lavoro come punto fondamentale del programma di governo per il quale è stato eletto e infine all’Assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, poiché siamo consapevoli di quanto un’Oasi naturalistica che tutela la biodiversità ed è radicata sul territorio sia importante per quel percorso turistico-ambientale al quale si mira”.

“In merito all’incontro dell’8 febbraio 2021 chiediamo di conoscere precisamente le decisioni assunte, con le relative motivazioni e conoscere i partecipanti all’incontro e le posizioni espresse da ciascuno.
Alla Provincia di Rimini e ai Comuni di Poggio Torriana, Santarcangelo di Romagna e Verucchio chiediamo di conoscere quali iniziative intendano assumere ora per l’obiettivo condiviso, rendendoci disponibili ad ogni forma di collaborazione. L’identità ambientale di questo territorio è molto più importante degli interessi particolari così ben rappresentati dall’Assessore regionale alla Caccia, Alessio Mammi”.

Non tarda ad arrivare la dichiarazione congiunta dei sindaci Parma, Raggini e Sabba (rispettivamente per Santarcangelo, Poggio Torriana e Verucchio) in merito all’Oasi faunistica di Torriana e Montebello:

“L’incontro di ieri (lunedì 8 febbraio) con l’Assessore regionale all’Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e pesca, Alessio Mammi, è stato utile per chiarire alcune questioni emerse nel dibattito relativo all’Oasi faunistica di Torriana e Montebello, come il percorso amministrativo che ne ha determinato la modifica del perimetro, il numero dei cinghiali abbattuti e le modalità di braccata.
Queste tematiche saranno ulteriormente approfondite attraverso una valutazione tecnica dei cambiamenti introdotti negli ultimi tempi, che la Regione invierà ai Comuni.
L’Assessore Mammi si è detto preoccupato per le conseguenze che il numero elevato dei cinghiali può avere sulle aziende agricole e sulla viabilità.
Alla luce di queste considerazioni, come sindaci, abbiamo chiesto attenzione verso il tema della qualificazione ambientale dell’Oasi e dell’Osservatorio naturalistico Valmarecchia.
Abbiamo inoltre portato all’attenzione della Regione le preoccupazioni espresse dal Comitato per l’Oasi e da tutti quei cittadini che, durante e dopo la pandemia, hanno dimostrato attenzione a quella parte di territorio e la volontà di prendersene cura dal punto di vista paesaggistico, naturalistico e di tutela dell’ambiente.
Oltre a inviare la relazione tecnica alle Amministrazioni comunali, a breve l’Assessore Mammi convocherà il Comitato per un incontro”.

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