“Una città e una Provincia in cui la giusta dose di creatività e di pragmaticità si compensano. Un territorio in crescita notevole in cui mi sto trovando bene”. A un anno esatto dall’insediamento in città il Prefetto di Rimini Alessandra Camporota ha tracciato il bilancio della propria attività nel capoluogo romagnolo. Lo ha fatto con un incontro in Prefettura assieme alla stampa locale di cui ha esaltato il luogo (la Camporota vanta sul curriculum anche un passato da collaboratrice nella redazione romana del Corriere della Sera), toccando i temi che più hanno interessato il dibattito pubblico anche sulle cronache.
A partire dall’annosa questione della nuova Questura di Via Ugo Bassi “su cui il Prefetto esercita un’autonomia limitata perché gran parte delle competenze spettano al Ministro degli Interni, intanto è stato chiesto un finanziamento di 30 milioni per il ripristino della cittadella della sicurezza che era stata prevista dal patto iniziale ai tempi del ministro Minniti” a quello della Caserma militare di Via Flaminia, che “dal 30 settembre – ha confermato – andrà via via in dismissione con una riduzione progressiva dei militari che porterà all’abbandono totale da parte dell’esercito entro un anno”. Rimarranno i militari in arrivo dalle altri città nell’ambito dell’operazione Strade Sicure, come il personale impiegato nel servizio di sorveglianza in stazione. “Saranno di stanza al ‘Vega’ all’aeroporto Vassura. Per il destino della caserma giocheremo un ruolo importante. Sicuramente alcuni edifici possono essere salvati e non escludiamo di assistere a un passaggio dal demanio militare a quello statale”.
Per quanto riguarda la nuova Questura reale, ovvero quella di Piazzale Bornaccini, dove i lavori che consentiranno il trasferimento degli uffici sono già cominciati, “si dovrebbe completare il tutto entro la primavera,La sede attuale della Questura è ovviamente indecorosa per una città come Rimini, così come il numero degli uomini delle Forze dell’Ordine è al di sotto della necessità del territorio e non bastano di certo i rinforzi estivi per compensare”.
Sul tema della nuova Questura Camporota ha ricordato la querelle con il sindaco Gnassi andata in scena alla fine dello scorso anno in occasione della visita del sottosegretario leghista Molteni. Gnassi al tempo lamentò di non essere stato invitato al sopralluogo che il sottosegretario fece assieme al Prefetto all’ex Questore Improta e a alcuni membri della segreteria leghista nei locali della Questura attuale e quella in predicato di divenire tale.
“Ci fu un errore di comunicazione da parte dell’amministrazione e del sindaco e forse anche da parte nostra. Vale la regola che io non sono tenuta ad avvisare il sindaco se un’autorità visita la Prefettura”, ha ricordato il Prefetto. Che però ha voluto stemperare i toni esaltando l’operato del primo cittadino riminese. “Un sindaco energico che ha saputo cambiare la città con la restituzione alla cittadinanza del Teatro, ma non solo: anche con i tanti eventi che lo stesso comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico è chiamato a fronteggiare”.
Su questo il Prefetto ha espresso soddisfazione: “Tanto per fare esempi, Molo Street Parade, Notte Rosa e Jova Beach Party sono stati gestiti al meglio. In questo territorio possiamo dire che nessuna delle tante manifestazioni previste può essere considerata a rischio svolgimento”. Camporota ha approfittato dell’occasione per ribadire le specificità del ruolo che le compete: “Il Prefetto è un presidio in città dei valori repubblicani. Ma non è un magistrato nè un poliziotto”.
C’è stato tempo anche per soffermarsi sul censimento ordinato dei Rom e Sinti ordinato dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Abbiamo iniziato una ricognizione a livello provinciale raccogliendo dati sugli insediamenti, sarà fatto tutto in maniera graduale”, ha spiegato Camporota. Che ha posto l’accento anche sul tema dell’accoglienza . “Qui a Rimini abbiamo 500 richiedenti asilo. L’accoglienza è un tema importante che mi sta a cuore. Integrazione e accoglienza vanno visti con occhio di riguardo e il tema dell’immigrazione va affrontato con serietà a anche con intelligenza e sensibilità”.
Parole sono state spese dal Prefetto sul capitolo sicurezza, reale e percepita. “I dati parlano di reati, perlomeno quelli denunciati, in diminuzione ma purtroppo assistiamo a lamentele sempre più frequenti da parte dei cittadini”, ha spiegato il Prefetto. Tema per altro nazionale, soprattutto sul fronte della microcriminalità. Sul fronte macro e quindi per quel che riguarda le organizzazioni criminali la Camporota ha annunciato di voler invitare a Rimini per un convegno dedicato il Presidente della commissione antimafia Nicola Morra e ha spiegato di aver implementato l’organico preposto a combattere il fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Riviera di concerto con le amministrazioni comunali.