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Il Prefetto di Rimini alle banche: bene controlli ma se credito non arriva pericolo criminalità

Si è tenuta oggi la prima riunione della Cabina di regia coordinata dal Prefetto con la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni di categoria, di Banca d’Italia e ABI, degli Ordini professionali, delle Forze dell’Ordine, del mondo dell’associazionismo, nonché dell’Amministrazione provinciale e del Comune capoluogo.

L’organismo ha lo scopo di condividere l’adozione di una comune strategia per evitare che la carenza di liquidità possa generare ulteriori ripercussioni negative su imprese e nuclei familiari.

Si sa che alle difficoltà delle imprese e del mondo del lavoro, potrebbero accompagnarsi anche pericolose opportunità per le organizzazioni criminali di intercettare ogni segnale di possibile disgregazione del tessuto sociale ed economico, con particolare riguardo alle esigenze delle categorie più deboli.

Secondo la Prefettura quindi “è necessario individuare comuni strategie per favorire l’accesso al credito delle famiglie, dei commercianti e delle piccole imprese, potenziando la verifica dei requisiti di chi lo richiede ma facilitando, nello stesso tempo, il superamento di ostacoli burocratici che ne scoraggiano la richiesta e che favoriscono il ricorso a finanziamenti di provenienza illecita”.

Durante l’incontro è stato anche approfondito il protocollo di intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nelle imprese beneficiarie delle misure temporanee per il sostegno alla liquidità di cui all’art. 1 del Decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, firmato dal Ministro dell’Interno, dal Ministro dell’Economia e delle Finanze e dall’Amministratore delegato della SACE S.p.a..

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