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Il lavoro della Protezione Civile “Riviera del Conca”. 200 volontari coinvolti

Il Centro Operativo Intercomunale di Protezione Civile “Riviera del Conca” ha fatto il punto dell’attvità svolta in questi mesi di emergenza coronavirus.

Presenti  insieme ai funzionari del COI anche i sindaci dei Comuni di Cattolica, Coriano, Misano Adriatico, Riccione e San Giovanni in Marignano, aderenti all’ambito associato e il nuovo comandante del Corpo di Polizia Locale Achille Zechini.

E’ stata l’occasione per tirare le somme di un periodo inteso di lavoro che ha visto impegnato il personale del centro operativo e i volontari di Protezione Civile dall’inizio dell’emergenza COVID-19 fino ad oggi.

Tanti i numeri e le date emerse da questa analisi, in particolare il 27 febbraio 2020, giorno di apertura formale del Centro Operativo Intercomunale con l’attivazione delle prime funzioni necessarie successivamente integrate con l’aggravarsi della crisi epidemiologica.
Da quella data è stato adottato un programma di lavoro a distanza che ha previsto fino al 17 aprile due incontri giornalieri in video conferenza spesso anche sette giorni su sette che sono passati solo recentemente, dal 20 aprile, ad uno giornaliero (festivi esclusi) con il secondo solo in caso di necessità.

Dodici incontri con il Prefetto e il Presidente della Provincia e i Sindaci, quattro incontri programmatici con i sindaci, quattro meeting formativi con gli URP dei singoli comuni, quattro incontri di verifica dei progetti con i servizi sociali dei cinque comuni.
Tanti i problemi affrontati dal COI: Progetto Utenze Fragili (persone sole senza rete familiare/amicale over 65 anni), consegna di ordinanze e materiale informativo alle attività, raccolta dei rifiuti verso gli utenti colpiti da provvedimenti restrittivi (quarantena) o utenti positivi al COVID-19, distribuzione delle mascherine alla popolazione, sanificazione periodica dei 95 luoghi pubblici caratterizzati da elevata frequenza di pubblico in collaborazione con i VVFF.

Un po’ di numeri:
– 15 funzionari del COI coinvolti
– 206 consegne di farmaci o pacchi alimentari
– 84 consegne di tablet o pc per le scuole
– 7 associazioni di volontariato di Protezione Civile con circa 700 presenze/giorno
– 115.000 mascherine distribuite porta a porta
– Più di 200 le persone coinvolte per la distribuzione delle mascherine

Particolare rilevanza nell’attività del COI durante questo periodo emergenziale ha avuto l’informazione alla popolazione mediante la realizzazione di un sito internet dedicato, di una pagina Facebook, di un profilo Istagram e di due canali Telegram (dei quali uno, quello sul rischio costiero già avviato a settembre 2019), interamente realizzati e aggiornati internamente dai funzionari del COI. La comunicazione ha avuto sin dall’inizio come obiettivo il tradurre il concetto di “supporto alla popolazione” in un contesto emergenziale assolutamente nuovo.

La popolazione infatti doveva essere informata non su qualcosa che proveniva da un  evento esterno (come un’alluvione o un terremoto), ma dai propri stessi comportamenti. Nella comunicazione non sono mai stati evidenziati i divieti messi in atto dalle Autorità, ma si è sempre cercato di indirizzare la popolazione verso comportamenti corretti e responsabili da assumere al fine di contrastare il diffondersi dell’epidemia in atto. Da qui è nata anche la la campagna #RestoResponsabile ovvero il ritorno alla vita fuori dalle pareti domestiche, ma sempre con un atteggiamento di grande responsabilità, declinando i temi della protezione individuale e del distanziamento interpersonale e sociale, nei comportamenti individuali che quotidianamente ci troviamo ad assumere (facendo sport, recandoci da parenti, in luoghi pubblici, ecc.), nella convinzione che nella fase di convivenza con il virus sia determinante l’atteggiamento responsabile per tornare più velocemente alla normalità. Il tutto realizzato con video e infografiche autoprodotte a costo zero per le amministrazioni.

I numeri della comunicazione:
– 1 pagina Facebook con 7.000 i follower
– 70 post specifici su FB che hanno raggiunto complessivamente oltre 445’000 visualizzazioni
– 12 minivideo con infografiche con 22.000 visualizzazioni
– 2 canali Telegram
– 1 profilo Instagram

Tre mesi di attività intensa fatta di impegno ben oltre l’orario di lavoro, senza festività o fine settimana;
esperienza che ha permesso a tutti i funzionari coinvolti di “testare” la macchina organizzativa e il funzionamento dell’intero apparato di Protezione Civile individuando sul campo e prontamente le situazioni di criticità.

Al termine dell’esposizione in accordo con i Sindaci si è stabilito che era tempo per il COI di entrare in una Fase 2, fase transitoria dove l’osservazione e il monitoraggio del fenomeno COVID-19 prende maggiore spazio rispetto l’azione, la messa in campo, di iniziative volte al contenimento dell’epidemia.
L’attività di Protezione Civile non si limita alla fase emergenziale, ma si completa con le fasi di previsione,
prevenzione (attività demandate all’Ufficio Associato e al Presidio Operativo H/24) e a quella del superamento dell’emergenza (ritorno alla normalità).

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