C’è stato un anno, in quel di Rimini, in cui le emozioni per la squadra di calcio locale hanno toccato il punto massimo. Mai stata in Serie A, la società romagnola visse nell’annata 2006-07 un periodo di gloria nella serie cadetta, un campionato nel quale erano presenti, tra l’altro, il Napoli, il Genoa e la Juventus, retrocessa dopo il terremoto Calciopoli.
La prima giornata, inoltre, i biancorossi allora allenati da Leonardo Acori, affrontarono proprio la Vecchia Signora in uno scontro che resterà storico. Il pareggio per 1-1 in uno stadio Romeo Neri pieno fino all’inverosimile fu senza dubbio un inizio di stagione importante per i romagnoli, che fecero vedere subito di cosa fossero capaci, dando prova di dedizione, qualità e coraggio.
Del resto, oltre al grande entusiasmo della piazza, in quella squadra vi erano una serie di calciatori dai grandi mezzi, che avevano fatto o avrebbero fatto molto bene nelle loro carriere. Uno di questi era senza ombra di dubbio lo sloveno Samir Handanovic, portiere attualmente capitano dell’Inter, che rientra nella classifica delle prime dieci squadre più attrezzate nell’attuale campionato di calcio di Serie A, come evidenziato dalle statistiche sul calcio. Il balcanico fu titolare indiscusso della porta del Neri per tutta la stagione, e il quinto posto finale fu anche dovuto alle sue ottime prestazioni.
Dopo quell’annata, Handanovic tornò all’Udinese, e da quel momento in poi prese uno slancio molto importante nella sua carriera.
Da Handanovic a Ricchiuti e Jeda: la favola del Rimini continua
La favola del Rimini continua con due grandi idoli dello stadio romagnolo. Entrambi sudamericani, Adrian Ricchiuti e Jeda fecero sognare le gradinate del Neri grazie alle loro combinazioni palla a terra e alla loro abilità innata. Per l’argentino, che era anche il capitano di quell’undici, restò indimenticabile il goal segnato nella prima giornata a un certo Gianluigi Buffon, che da poco era diventato campione del mondo con la nazionale italiana ai mondiali di Germania 2006.
Quell’acuto contro un fenomeno, per molti il miglior portiere di sempre, mise le ali a Ricchiuti, il quale era arrivato in Italia molto presto e dopo una serie infinita di viaggi tra diverse squadre era riuscito a trovare nella piazza di Rimini il luogo adatto dove esplodere ed essere un autentico punto di riferimento.
Il legame tra il nativo di Lanus e il club biancorosso fu talmente grande che lo stesso Ricchiuti, una volta appese le scarpe al chiodo, sarebbe tornato nel 2020 per svolgere un periodo da allenatore della squadra romagnola.
Se lui in quella stagione si distinse come uomo squadra dal punto di vista psicologico, oltre a segnare ben otto reti, il brasiliano Jeda fu colui che più di ogni altro approfittò dell’ispirazione dell’argentino per fare goal.
Arrivato a Rimini l’estate del 2006 dopo un’ottima stagione a Crotone, il nativo di Santarem fu capace di ergersi a massimo goleador dei biancorossi mettendo a segno ben 12 goal, una cifra che lo posizionò al nono posto totale della classifica dei marcatori, a otto lunghezze dal capocannoniere Alessandro Del Piero, anch’egli fresco campione del mondo. Anche i suoi numeri furono la chiara dimostrazione che quello fu il Rimini più forte di sempre.