Il Fulgor torna a illuminare la città. Oggi, giorno in cui Federico Fellini avrebbe compiuto 98 anni, si sono finalmente riaccese le luci dello schermo della sala cinematografica icona mondiale della filmografia. Questa mattina si è svolta infatti l’attesissima inaugurazione del Cinema, alla presenza del sindaco Andrea Gnassi, del ministro del turismo e dei beni culturali Dario Franceschini, del presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, dello scenografo Dante Ferretti e dell’attore Sergio Rubini. In prima fila c’era anche la nipote del “Maestro”, Francesca Fabbri Fellini, assente invece, a causa di un piccolo incidente, il senatore Sergio Zavoli.
La cerimonia ha preso il via con una emozionante proiezione di alcune scene topiche dei film più belli della storia del cinema, tra cui Roma Città Aperta, La Vita è Bella, Le Notti di Cabiria, Pulp Fiction, Shining, Titanic e Spiderman. Un filmato che ha commosso gran parte degli ospiti. “Ho pianto durante tutto il montaggio. E’ stato ‘strepitosissimo.’– ha detto Francesca Fabbri Fellini, che ha aggiunto – Il Fulgor è un Cinema da Oscar, e non a caso oggi sono presenti Dante Ferretti e Sergio Rubini”.
Il Fulgor è il luogo in cui l’immarcescibile regista riminese, quando ancora era un bambino, vide la sua prima pellicola, assistendo all’intera proiezione seduto sulle gambe del papà Urbano. Guardò Maciste All’Inferno e da quel giorno iniziò la sua grande passione per la settima arte. “Il cinema è fatto di sogni, ma a volte accade il contrario. Accade che il cinema sia di ispirazione ai nostri sogni. – ha commentato il sindaco – Anche le città, come il cinema sono fatte di sogni, che si devono trasformare in segni. La scelta che ha fatto Rimini, con il Fulgor, con il Museo Fellini, con la rigenerazione dei contenitori culturali, va in questa direzione. Diceva Victor Hugo che ‘il futuro è una porta, il passato è la chiave per aprirla’. L’idea di città che Rimini sta portando avanti è quella della porta e della chiave. L’Italia può stare dentro questo processo di cambiamento investendo sulla bellezza, sulla cultura, sulla sua storia. Rimini sta cambiando senza rinunciare al suo passato. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questa meraviglia, da chi ci ha lavorato, ai sindaci che mi hanno preceduto“.
Sergio Rubini, attore che Fellini scelse come suo alter ego nel film Intervista, ha raccontato il suo primo incontro con il regista e le loro telefonate al mattino presto. “Mi chiamava verso le 6 del mattino, aveva questa abitudine. A me dava fastidio essere sorpreso mentre dormivo. Così, quando intuivo che mi avrebbe telefonato, impostavo la sveglia per svegliarmi presto e facevo degli esercizi vocali per non farmi trovare con la voce ancora impastata. – ricorda tra le risate l’attore pugliese. “Da quando l’ho incontrato mi trovo sempre a parlare di lui, è entrato nella mia vita. E’ un onore, oltre che una piccola responsabilità.”
A rievoca i ricordi e qualche aneddoto del “Maestro” c’è anche Dante Ferretti, che con Fellini ha girato sei film. Lo scenografo tre volte premio Oscar , che si è occupato degli allestimenti interni del Cinema Fulgor, ha richiamato alla memoria la grande considerazione che il nostro regista era riuscito a ottenere (e che ha tuttora) presso i registi e gli attori americani. “Negli Stati Uniti tutti mi chiedevano di lui. E’ stato un esempio unico, lo amavano tutti. Io devo tutto a Federico“.
Suggestive anche le parole anche del ministro Franceschini: “Ci sono persone che hanno una percorso di notorietà nella storia molto breve, e ci sono persone che invece resteno per sempre. E Fellini resterà per sempre“. L’onorevole ricorda inoltre la legge sul cinema – realizzata nell’ultima legislatura – che tra gli obiettivi ha proprio quello di incentivare la riapertura delle sale cinematografiche.
La giornata di apertura ha avuto una coinvolgente preview ieri sera quando, dopo uno spettacolo itinerante con attori in abiti di personaggi felliniani che ha toccato vie e piazze del centro storico della città, allo scoccare della mezzanotte le ‘creature’ del Maestro, a una a una, sono rientrate nella loro casa, il Fulgor.
Cinema Fulgor
Data di nascita: 5 novembre 1914
Prima proiezione: Histoire d’un Pierrot di Baldassarre Negroni con Francesca Bertini
Prima sede: Albergo dell’Aquila d’Oro, in Corso d’Augusto
Sede definitiva: Palazzo Valloni, in corso d’Augusto (tra il 1920 e il 1923)
Prima ristrutturazione: architetto Addo Cupi, 1920
Seconda ristrutturazione: architetto Annio Maria Matteini, 2017
Numero sale: 2
Superficie e capienza sala storica: 195 mq e 190 posti (158 in platea; 32 in galleria)
Superficie e capienza sala nuova: 70 mq e 52 posti.