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Il 2019 della Polizia: più arresti e controlli, superlavoro per gli eventi, cala la droga sequestrata

E’ “ampiamente positivo” il bilancio delle attività svolte nel 2019 dalla Questura di Rimini.

Durante il 2019 l’Ufficio di Gabinetto della Questura ha emesso 1076 ordinanze (erano state 1078 nel 2018) ai sensi dell’art. 37 del DPR 20.10.1985, 782 per eventi che hanno richiesto la predisposizione di servizi d’ordine e sicurezza pubblica (servizi di prevenzione e vigilanza relativi congressi e convegni politici, manifestazioni politiche e sindacali, fiere e saloni internazionali, gare sportive di carattere nazionale e internazionale, visite di personalità di rilievo e servizi straordinari di prevenzione e contrasto di reati connessi alla prostituzione, “stragi del sabato sera”, abusivismo commerciale, controllo di locali pubblici e circoli privati). I servizi, sovente emergenti, hanno richiesto un impiego medio giornaliero di decine di poliziotti, oltre al personale di rinforzo inviato di volta in volta dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ad integrazione delle risorse territoriali, per le esigenze dei vari eventi.

La Divisone della Polizia Amministrativa e Sociale, in riferimento alle disposizioni in materia di safety e security in ordine agli eventi di pubblico spettacolo, ha svolto i controlli presso le attività soggette ad autorizzazioni di Polizia (con sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro per violazione delle vigenti disposizioni su vendita alcolici, steward, addetti alla vigilanza, normativa antincendio, verifica misure a tutela della sicurezza dei lavoratori e avventori, ecc.), controlli che hanno consentito di adottare e notificare provvedimenti di chiusura ex articolo 100 TULPS nei confronti di 6 esercizi commerciali (erano stati 15 nel 2018). Nel corso del 2019 sono stati inoltre rilasciati oltre 12 mila passaporti e revocati 47 (nel 2018, 11 rilasciati, 80 revocati) , sono state poi 1089 le licenze di porto di fucile uso caccia e tiro a volo rilasciate.

L’attività dell’Ufficio Immigrazione della Questura – particolarmente impegnato in considerazione dei flussi migratori che interessano anche questa provincia e che costantemente verifica il rispetto delle vigenti normative in tema di ingresso e soggiorno sul territorio nazionale da parte degli stranieri – ha rilasciato un totale di 14.482 permessi di soggiorno (oltre 10 mila nel 2018) tra elettronici e cartacei, di cui allo stato attuale 12.756 consegnati agli aventi diritto; ha rifiutato e revocato 228 titoli di soggiorno. Ha emesso 197 espulsioni (215 nel 2018), 123 ordini del Questore a lasciare il territorio nazionale (151 nel 2018), 41 sono stati i trattenimenti presso i Centri di Permanenza e Rimpatri, mentre 9 i rimpatri immediati e 6 gli allontanamenti emessi, le misure alternative adottate sono state 63.

La Divisione Anticrimine della Questura anche per tutto il 2019, ha curato la campagna di sensibilizzazione, che la Polizia di Stato ha avviato da tempo sul territorio nazionale, sul fenomeno della violenza sulle donne con il progetto “Questo non è amore”: personale specializzato della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile (unitamente agli esperti delle locali associazioni operanti nel settore), in città e nei comuni della provincia, ha illustrato le principali questioni relative alla problematica, fornendo spiegazioni e distribuendo materiale illustrativo. L’attività, che ha riscosso numerosi consensi tra la gente, ha permesso di “raccogliere” segnalazioni ed altri elementi importanti che hanno consentito, in alcune occasioni, di adottare provvedimenti di ammonimento e altre misure a tutela. Durante l’anno trascorso, in particolar modo, il personale della Divisione Polizia Anticrimine ha trattato 307 deleghe di indagine, ha adottato 39 ammonimenti (12 nel 2018), 66 fogli di via obbligatori e 57 avvisi orali.

Lo stesso personale ha inoltre predisposto 6 proposte di sorveglianza speciale (di cui una patrimoniale) ottenendone l’applicazione di 3 con le altre tre ancora in fase di trattazione. Da parte del personale della Polizia Scientifica sono stati eseguiti oltre 200 sopralluoghi , 1150 fotosegnalamenti per motivi di polizia giudiziaria e 2183 fotosegnalamenti per motivi riconducibili all’immigrazione.

Particolare impulso al controllo del territorio è stato poi dato dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico: nel 2019 sono state identificate oltre 41 mila persone e controllati più di 18 mila veicoli (11 mila nel 2018). Importante anche i risultati operativi in termini di arrestati e denunciati da parte del personale delle Volanti: il numero degli arrestati è stato di 266 (238 nel 2018) e di 1130 quello dei denunciati (quasi 2mila nel 2018).

Importante è stata l’attività posta in essere dalla Digos (Divisione investigazioni generali ed operazioni speciali), che grazie alle Sezioni Informative ha svolto specifica attività negli ambiti di ogni manifestazione ed evento organizzato nella Provincia di Rimini, tra cui ricordiamo il Summer Pride, il Meeting, le elezioni europee e tutte le manifestazioni di carattere politico e partitico oltre a quello sportivo (con oltre 40 persone denunciate, nei cui confronti è stato avviato il provvedimento del DASPO), garantendone il regolare svolgimento e consentendo che ogni evento si potesse svolgere senza alcuna turbativa.

Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Rimini hanno compiuto 128 arresti (109 nel 2018) mentre 140 sono le persone denunciate in stato di libertà nel corso del 2019 (168 nel 2018); hanno inoltre complessivamente sequestrato oltre 3 kg di cocaina (4 kg nel 2018), oltre 5 kg tra hashish e marijuana (9 kg nel 2018), oltre 70 francobolli imbevuti di LSD, oltre a eroina, ecstasy, mdma e altre droghe sintetiche.

Tra i risultati operativi ottenuti ricordiamo l’ultima importante operazione di pochi giorni fa, contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, denominata “Clean Park”, grazie alla quale sono stati emessi 10 provvedimenti di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, 1 misura degli arresti domiciliari e 7 misure di divieto di dimora nel territorio delle province della Regione Emilia – Romagna a carico di altrettanti giovani di età compresa tra i 20 ed i 30 anni.

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