Botta e risposta a distanza tra Lorenzo Cagnoni, presidente e amministratore delegato di Italian Exhibition Group (società nata dalla fusione delle fiere di Rimini, con l’81% e Vicenza, col restante 19%) e il suo vice, Matteo Marzotto.
Ieri Cagnoni aveva dichiarato : “chi pensava che non ci fossero mal di pancia tra gli appartenenti alle due diverse realtà si illudeva. Era logico che accadesse, con i tanti cambiamenti che ci sono stati”. Quindi, riferendosi a Marzotto, assente come pure il direttore generale Corrado Facco alla presentazione ufficiale dei dati di bilancio: “non ci baciamo tutte le mattine. In una realtà importante come Ieg ci possono essere dei contrasti, delle differenze di opinioni. Io però guardo al risultato finale del bilancio che è più che positivo”.
Da parte sua Marzotto, dalle colonne del Giornale di Vicenza, ribatte dicendosi stupito per “non essere stato invitato a prendere parte alla conferenza stampa di presentazione dei dati di bilancio». Poi scherza: «io i baci li do alla mia fidanzata, Nora, non certo al presidente Cagnoni», le cui esternazioni vengono bollate come «una forzatura evitabile».
In merito alla possibilità di un’integrazione con la fiera di Bologna ventilata dal presidente, Marzotto afferma di aver «appreso di questo diverso approccio solo leggendo le dichiarazioni sui giornali».
Il vicepresidente esecutivo teme un cambio di strategia della società: «io ho la delega per seguire il processo di quotazione in Borsa e l’operazione è stata condivisa in toto dai soci di Vicenza e di Rimini. Dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente questa priorità mi sembra essere tornata in discussione».