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I segretari comunali, questi sconosciuti. Nel riminese in arrivo nuove nomine

Nella gestione quotidiana di un Comune vi è una figura importante, per alcuni aspetti strategica. Si tratta del segretario comunale, che, al di là del nome un po’ fuorviante, non è in realtà né un segretario né un dipendente del Comune,  in quanto appartenente ad un Albo (cui si accede attraverso un concorso ed un impegnativo corso) gestito dal Ministero dell’Interno, all’interno del quale vien scelto dal Sindaco per la durata del proprio mandato. Negli anni ha assunto un ruolo sempre più preciso ed importante, dal mio punto di vista, nell’attività amministrativa di una città. I cittadini raramente si imbattono con il segretario comunale, se non per alcune specifiche funzioni e non partecipa normalmente ad assemblee pubbliche.

Il segretario comunale svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell’ente in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto e ai regolamenti. Il segretario sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti dell’ente e ne coordina l’attività. Esercita le funzioni di direttore generale, ove conferite dal Sindaco, nei comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti, come nel caso di Rimini.

Il segretario dipende funzionalmente dal sindaco o dal presidente della provincia che lo hanno nominato, incardinando un rapporto di servizio a tempo determinato con l’ente locale, corrispondente alla durata del mandato del capo dell’amministrazione. Quella del segretario comunale è una delle figure più complesse  del nostro ordinamento amministrativo e, guardando con attenzione al suo ruolo e all’evoluzione che negli anni ha subito, si possono leggere in controluce alcuni dei temi più delicati e dibattuti della storia istituzionale del nostro paese: relazione fra burocrazia e politica e cosiddetto spoil system,  rapporto tra autonomie locali e potere centrale,  natura ed entità dei controlli sull’attività degli enti locali, formazione di una classe dirigente pubblica preparata ed efficiente e  miti sulla gestione aziendalistica della pubblica amministrazione. Tutte queste questioni, cruciali per un buon funzionamento della pubblica amministrazioni e di quella dei comuni nello specifico, vengono in gioco a proposito della figura del Segretario Comunale e dei compiti che via via gli sono stati  assegnati dalle leggi-

Tanto per fare alcuni esempi relativamente recenti, si può ricordare che  nel 2012, quando si trattò di  riformare tutto l’impianto dei controlli interni degli enti locali previsto dal Testo Unico del 2000, il ruolo del Segretario Comunale fu messo al centro di questo nuovo sistema; così come tutta l’architettura delle normative anticorruzione e per la trasparenza, sempre risalente alla prima metà degli anni 2000, ha come pilastro portante nuovamente la figura e il ruolo del segretario comunale.

Questo assommare funzioni di controllo e garanzia a quelle più strettamente amministrative, comporta la ricerca di un punto di equilibrio molto delicato, non sempre facile da raggiungere. E può rendere questa figura, da sempre ibrida e spesso considerata un corpo estraneo, un po’ “indigesta” nel funzionamento dell’ente locale. Di qui i molti tentativi normativi intrapresi nel corso degli anni per abolire tale figura.  

Nel 2015 il governo Renzi con la creazione di “un ruolo unico della dirigenza” ha cercato di abolire la figura del segretario comunale,  sostanzialmente sostituendola con quella del “direttore generale” (come si è detto il tentativo era solo l’ultimo della serie, basti ricordare il referendum per l’abolizione del segretario comunale voluto dalla Lega nel 1996 e poi superato dall’approvazione della “legge Bassanini” del 1997) ma nel 2016 il decreto è stata reputato viziato dalla Corte Costituzionale. Il decreto Renzi mirava ad aumentare il potere dei Sindaci (a mio parere già consistente).

Nella mia esperienza di amministratore, il segretario comunale è stato un punto di riferimento importante per poter lavorare in tutta tranquillità. Quando una delibera aveva il via libera del Segretario ero tranquillo sulla regolarità dell’atto. Talvolta ti diceva dei no, ti faceva modificare l’atto. Poi certo, come sempre, molto dipende chi hai di fronte. Siamo stati fortunati (talvolta la fortuna va tuttavia ricercata). Nella mia esperienza ho conosciuto segretari comunali di grande capacità e preparazione.

Sta di fatto che oggi questa figura viene abbastanza depotenziata dagli attuali Sindaci in carica che non sempre infatti, ne ricoprono il ruolo. Ad esempio, nella Provincia di Rimini vi sono 12 Comuni che non hanno il segretario comunale. Tra questi anche Comuni importanti, come Santarcangelo. Quelli che hanno in ruolo il segretario comunale normalmente se lo dividono con altri Comuni, immagino per spendere meno e forse anche perché quelle funzioni di garanzia e controllo di cui si è parlato sono ritenute un inutile appesantimento burocratico (e se mal gestite spesso lo sono).  Soltanto il Comune di Rimini e Riccione ha un segretario a tempo pieno, tutti gli altri se lo dividono.

In questi giorni, tuttavia, vi sono importanti novità nel ricoprire il ruolo di segretario Comunale sul territorio riminese. Il cambio del sindaco di Rimini tra Andrea Gnassi e Jamil Sadegholvaad porta anche ad un cambio del segretario. Luca Uguccioni, in carica dal 2018, lascerà il Comune di Rimini per approdare alla Provincia di Rimini. È stato recentemente nominato segretario generale reggente dell’ente in attesa della copertura del ruolo a tempo pieno dal Presidente Riziero Santi.

Il bando è già stato pubblicato il 28 dicembre con scadenza il 7 gennaio. Uguccioni oltre a ricoprire l’incarico di Segretario della Provincia di Rimini dovrebbe ricoprire anche il ruolo di Segretario del Comune di Santarcangelo. Chiusa questa nomina, poi si apre la ricerca del nuovo segretario nel Comune di Rimini. Scelta delicata per il ruolo del Comune di Rimini e per le funzioni in capo al Segretario, come ho cercato di spiegare in questo articolo. Vedremo nelle prossime settimane.

(nell’immagine in apertura, Riziero Santi, Alice Parma, Luca Uguccioni, Jamil Sadegholvaad)

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