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I radicali di Rimini al sindaco: “Anpi fa da grancassa a Putin, 25 aprile recuperi valori resistenza”

Egregio sig. Sindaco del comune di Rimini Jamil Sadegholvaad, l’associazione Radicali Rimini “Piergiorgio Welby” ritiene indispensabile che lei si faccia garante della prossima manifestazione per la commemorazione del 25 aprile, affinché possano essere in essa presenti tutte le voci utili a raccontare la Resistenza per quello che è stata: una lotta armata per la liberazione dal fascismo condotta, con il contributo determinante degli alleati anglo-americani, da partigiani che avevano come obiettivo la conquista della libertà e di quella democrazia che, per dirla con le parole di Pertini, anche nella sua versione peggiore si fa preferire alla più illuminata delle dittature.

Riteniamo che l’Anpi, nella persona del suo presidente Gianfranco Pagliarulo, facendosi grancassa delle posizioni più spericolate della propaganda di Putin: dai crimini in Donbass  alla nazificazione dell’Ucraina, dall’abbattimento dell’aereo malese alla sedicente aggressività della Nato, stia cercando di offrire alibi ad un dittatore criminale mettendo sullo stesso piano le sue guerre di aggressione ed interventi occidentali che – per quanto discutibili come la seconda guerra all’Iraq di Saddam – sono state condotte contro autori di genocidi di massa, in Bosnia, Croazia, Kosovo e Kurdistan iraqeno.

Coerentemente con questa visione che sicuramente non affonda le sue radici nella Resistenza italiana, Pagliarulo, dopo aver esposto l’Anpi con giudizi quantomeno opinabili sul ruolo della Nato, sulla mancata qualificazione come guerra di aggressione, con l’agnosticismo sulle fosse comuni di Bucha che segue il negazionismo su quelle in Kosovo, vuole decidere chi può partecipare e in che termini alle manifestazioni per il 25 aprile, vietando (con quale autorità?) bandiere che certo non avrebbero minor diritto di cittadinanza di altre che hanno potuto sfilare in questi anni, rischiando di riproporre episodi spiacevoli come quelli dei fischi alla brigata ebraica.

Ciò premesso la nostra associazione ritiene pertanto necessario un suo intervento per garantire che la manifestazione del 25 aprile sia resa conforme a quei principi democratici per i quali la nostra Resistenza ha così eroicamente lottato.

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