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I pittori riminesi del Trecento si fanno largo nel Museo della Città

“Il Trecento riminese che si svela sotto una nuova veste e gli storici palazzi medievali della città che consolidano il legame con il contemporaneo sbocciato con la nascita del Part”: così il Comune di Rimnini descrive il percorso di valorizzazione del patrimonio storico e artistico della città, che prosegue con “due importanti progetti che vanno nella direzione di rafforzare e rinnovare il sistema museale della città”. 

“Proseguiamo il programma di realizzazione e di riqualificazione della rete museale – sottilinea il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad – in quell’ottica di pianificazione strategica della nostra città attraverso arte e cultura che, nonostante le difficoltà in cui si dibattono gli enti locali del Paese, continueremo con convinzione a portare avanti”.  

Il Trecento riminese 

Il Trecento riminese è uno dei periodi di massimo rilievo culturale e artistico della lunga e intensa storia della città: “Un capitolo pronto per essere riletto e riscoperto, attraverso una rinnovata narrazione museale”. Nell’ultima seduta la Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del “percorso del Trecento riminese”: si tratta del riallestimento complessivo della Sezione che si sviluppa nel primo piano del Museo della Città e che sarà rinnovata dal punto di vista espositivo, contenutistico e funzionale, progetto che prosegue il percorso avviato nel 2020 e condiviso con il Comitato Scientifico e le  istituzioni culturali della città tra cui la Diocesi di Rimini e la Fondazione Carim.

L’obiettivo – attraverso un nuovo allestimento e interfacce espositive, un rinnovato sistema illuminotecnico, nuova identità grafica – è quello di realizzare un nuovo percorso narrativo cronologico-tematico dedicato alle espressioni artistiche e agli interpreti principali della Scuola Riminese, ricucendo il filo con le sezioni museali al piano terra dove sono ospitate le testimonianze del periodo romano e tardo romano, fino a rilanciarlo in prospettiva verso il Quattrocento e i secoli successivi.

Giuliano da Rimini (noto dal 1307 al 1324), Polittico con l’incoronazione della Vergine, quattro santi e scene della Passione,1320 ca

“Il riallestimento di buona parte del primo piano del Museo della Città rappresenta un passo verso il rinnovamento del complesso museale – commenta il direttore dei Musei di Rimini Giovanni Sassu –  L’intento è quello di restituire alla città un Museo più moderno e interessante, che offrirà un’esperienza di visita appagante basata sul coinvolgimento emotivo e sulla conoscenza: un vero e proprio viaggio nel tempo cadenzato dai capolavori, in particolare quelli del Trecento, che il Museo della Città custodisce da tempo ma che, dal 2023, sarà possibile apprezzare in modo diverso”. 

L’intervento, dall’investimento complessivo di circa 250mila euro, rappresenta uno stralcio del complesso “progetto di completamento e valorizzazione del percorso museale Part”, inserito dal MIBACT nel Piano strategico “Grandi progetti Beni Culturali – Annualità 2020” e finanziato per 1,5 milioni di euro. I lavori di riallestimento inizieranno a febbraio, per concludersi presumibilmente entro l’estate.

Pietro da Rimini (noto dal 1309 al 1338), Resurrezione e Noli me tangere, 1325 ca., coppia di tavolette, cm 17,2 x 9,7.

Il completamento del Part – Palazzi dell’arte Rimini 

La Giunta comunale ha approvato il Progetto di fattibilità tecnica ed economica per il completamento del Museo “PART – Palazzi dell’Arte”, che permetterà di concludere la riqualificazione storico-architettonica dei palazzi medievali dell’Arengo e del Podestà.

Il restauro e la rifunzionalizzazione degli edifici sono stati progettati dallo Studio AR.CH.IT guidato dall’architetto Luca Cipelletti light designer Alberto Pasetti Bombardella, che hanno già firmato la messa in scena e l’allestimento della Collezione di San Patrignano ospitata nel museo.

I palazzi del Podestà e dell’Arengo (ph. Alex Nasser)

“Si prevede – spiega l’amministrazione comunale – di portare a compimento la valorizzazione degli edifici e quindi il completamento del percorso espositivo del Museo, attraverso una serie di interventi coordinati di miglioramento funzionale, impiantistico ed estetico, con opere che interesseranno in particolare il piano sottotetto, non interessato dai precedenti lavori di riqualificazione, che sarà reso pienamente accessibile e fruibile a tutti”.

Il progetto è stato candidato ai finanziamenti messi a disposizione da bando della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della Legge regionale 5/2018 e prevede un investimento di 1,5 milioni. Il crono programma stabilito sulla base delle tempistiche dettate dal bando prevede l’aggiudicazione dell’appalto entro il giugno 2023 e la conclusione dei lavori entro il 2024.

(Nell’immagine in apertura: Giuliano da Rimini, Polittico dell’incoronazione della Vergine, particolare)

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