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Home > amici degli animali > I cani soldato

I cani soldato affiancano da sempre ogni esercito da secoli, dagli antichi egizi, ai fenici, agli antichi romani fino alle due guerre mondiali e oltre, e da sempre, le loro doti come la forza, il coraggio e l’olfatto vengono usati per lo sforzo bellico.

Nell’antichità la ‘razza’ più usata e selezionata a questo scopo fu il molossoide.

Questo tipo di cane si è diffuso nel mondo proprio grazie alla guerra. 

Nell’antichità questi cani venivano muniti di una particolare armatura con punte, o tizzoni ardenti e venivano lanciati contro l’esercito nemico.

Nei secoli si è iniziato a perfezionare l’uso dei cani, addestrandoli a nuove mansioni, a man mano che la macchina bellica progrediva e furono spesso usati come strumenti di guerra, a volte mirati a salvare persone in difficoltà, altre portare messaggi, altre ad uccidere il nemico, come i cani anticarro ai quali era agganciato dell’esplosivo e poi venivano lanciati, dopo un particolare addestramento, verso i carri armati nemici, la miscela esplosiva, veniva fatta esplodere di lì a poco.

Furono anche usati come cavie per testare armi chimiche. 

Servirono e servono per evitare imboscate, scovare trappole e deposito di armi, trovare le mine, e localizzare i cecchini e per trasportare carichi di vario genere, fare vigilanza e guardia. 

Milioni di cani rimasero uccisi solo durante la 2.a Guerra Mondiale.

Ad oggi tra le razze più usate: Pastore Tedesco, Dobermann e Rottweiler, il pastore belga Malinois.

Purtroppo ancora oggi dei cani soldato, si scrive e si sa poco, troppo poco. Se un soldato sa a cosa andrà incontro, il cane ignora ogni cosa perché per lui la guerra è incomprensibile, sa solo che deve fare quello che gli viene detto e spesso gli viene chiesto di dare la vita. 

Un cane per essere adatto alla guerra deve avere determinate caratteristiche caratteriali: docilità, tempra, temperamento e combattività. 

E anche oggi hanno una particolare imbragatura di nylon, imbottita con cinghie e maniglie, dai colori mimetici. In alcuni casi sono muniti anche di occhiali protettivi. 

Dopo la guerra in Afghanistan l’associazione animalista americana American Humane ha bacchettato l’amministrazione Biden per come i cani soldati americani sono stati trattati dopo il conflitto, ossia abbandonati, La Casa Bianca ha smentito categoricamente.

Cosa ci sia di vero è tutto da verificare, ma non toglie che una notizia simile che è saltata da agenzia in agenzia abbia lasciato un sospetto terribile: che i cani sono considerati, da certi governi, alla stregua di scarpe vecchie e quando non servono più vengono abbandonati senza pietà ad un terribile destino. 

Uno dei libri più interessanti è “I Cani Soldato” di Federico Torresan, Antonio Crepaldi Editore. 

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