I cani bagnino della Scuola italiana cani salvataggio (Sics) non hanno mai interrotto gli esercizi per l’addestramento, sfruttando i canali digitali dei propri padroni, e sono pronti a tornare su spiagge e rive nella fase di ripartenza non solo come aiuto ai soccorritori ma anche come supporto “emozionale” per coloro che riprenderanno a frequentare mare, laghi e fiumi con tutti gli accorgimenti che saranno necessari per la ‘fase 2’ del Covid-19.
“Le nostre unità cinofile – spiega Ferruccio Pilenga, presidente nazionale Sics – rappresentano un piccola task force speciale, utilizzabile in ausilio e affiancamento ai presidi di sicurezza balneare tradizionali. Motivo per cui la Sics si metterà, ora più che mai, a disposizione delle istituzioni con le sue oltre 350 unità cinofile operative”.
(ANSA)