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I candidati rispondono – Angelini (M3V): “Pandemia non giustifica vaccinazione di massa”

Matteo Angelini è candidato a sindaco di Rimini per la lista 3V.  39 anni, impiegato, è padre di due bambini.
Ha concorso per M3V alle ultime elezioni regionali in Emilia Romagna, dove è risultato il primo candidato della lista per numero di voti raccolti.

Mancano pochi giorni alle elezioni del 3 e 4 ottobre, che risultato si aspetta dalle urne?

“Mi aspetto che i Riminesi stanchi di questa politica che schiaccia i propri cittadini invece di mettersi a loro disposizione e lavorare per loro, mandino un segnale forte e chiaro che la misura è colma e votino 3V”.

​Che giudizio ha del lavoro dell’amministrazione Gnassi?

“Un’amministrazione autoritaria e liberticida, sono riusciti non solo a mettere una distanza incolmabile tra cittadini e politica ma anche a mettere gli uni contro gli altri, in pieno stile del partito che rappresentano”.

Quali sono le sue priorità per la prossima legislatura?

“Ridare dignità alla politica Riminese, riportare i cittadini alla politica e la politica ai cittadini, eliminare tutti gli obblighi che ad oggi impediscono lo sviluppo del lavoro, quindi dell’economia e della scuola, tutela dell’arte medica e sostegno alla medicina territoriale, ridistribuzione delle forze dell’ordine sul territorio”.

​In caso di ballottaggio farà degli accordi? E con chi?

“Io non faccio accordi con nessuno, 3V non fa accordi con nessuno in quanto si tratta di un partito politico nazionale fuori dalle dinamiche di una politica vecchia e completamente da cambiare. In caso di ballottaggio non sosterremo nessuno se non noi stessi”.

​Esiste un problema periferie a Rimini?

“Sì, in questi ultimi anni pare che Rimini sia stata solo il Centro Storico, il Borgo San Giuliano e il parco del mare, una politica di interventi mirata più ad appagare l’ego del sindaco di turno piuttosto che le vere necessità di una città vista nel suo insieme”.

​La sicurezza a Rimini è un’emergenza?

“Lo dicono i numeri, lo dicono gli eventi, ma soprattutto lo gridano a gran voce i cittadini in mezzo al silenzio assordante di un’amministrazione colpevole di non esser mai intervenuta seriamente sull’argomento”.

​Come giudica gli interventi nel centro storico?

“Alcuni a mio avviso belli, utili, efficaci, altri pessimi”.

​Ci sono alcuni temi che stanno facendo discutere. Cosa pensa di:

  • Nuovo tracciato SS16
  • Riqualificazione Mercato Coperto
  • Parcheggi zona mare e centro storico

“Nuovo tracciato SS16: Migliorare quello già esistente con scelte oculate ed ecosostenibili, quindi senza andare ad usurpare ulteriormente il territorio. La riqualificazione del Mercato Coperto e da valutare, certamente, ovviamente nel rispetto del valore e dell’aspetto storico della struttura per i riminesi e delle zone immediatamente adiacenti. Per i parcheggi servono tariffe più a portata di famiglia e soprattutto servono nuovi spazi da adibire a parcheggio, anche gratuito, sia sul mare che nei pressi del centro storico che nelle zone periferiche dove si riterrà utile intervenire in base alle necessità e le segnalazioni dei cittadini”.

​In quanto destinazione turistica, che modello di città ha in mente?

“Una città che sia a misura di bambini, ma intendo seriamente, non solo a parole, servizi a prezzi accessibili per tutti, una rete di strutture ricettive mappate con servizi idonei per persone con disabilità, un calendario eventi chiaro, diversificato e la possibilità di acceso agli spazi pubblici con meno burocrazia e maggiore accessibilità per tutti”.

​Cosa pensa di fare per i giovani di Rimini? E gli anziani secondo lei di cosa hanno bisogno?

“La suddivisione di Rimini in quartieri con comitati a conduzione volontaria servirà sia per una partecipazione diretta dei cittadini di ogni età alla vita amministrativa della città, sia per individuare spazi idonei ad accogliere le attività di giovani ed anziani nella vita di tutti i giorni. Soprattutto con i giovani, che sono il nostro futuro, abbiamo un grosso debito da saldare a causa dei disastri fatti negli anni”.

​A Rimini ci sono secondo lei problemi di discriminazione di razza, genere o orientamento sessuale?

“Se vogliamo proprio parlare di discriminazione senza entrare in temi troppo grandi per cui non basterebbero poche righe, una grande discriminazione a Rimini l’hanno subita quelle famiglie che hanno posto legittimi dubbi sul calendario vaccinale dei propri figli e di contro hanno avuto un’amministrazione comunale totalmente ignorante su questo argomento che invece di aiutare ha fomentato odio e divisioni con il colpevole aiuto dei media locali”.

​Cosa pensa del green pass e in generale delle misure contro la pandemia?

“Il green pass è uno strumento anticostituzionale completamente inutile in quanto dimostra solo una inoculazione e non il livello effettivo di protezione dell’individuo, rientra quindi nella marea di scelte sconsiderate e inutili fatte per arginare una pandemia che da sola, con i numeri ufficiali di cui disponiamo, non giustifica categoricamente una vaccinazione di massa come quella a cui stiamo assistendo”.

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