La direzione provinciale del Pd si è riunita nella serata di martedì 19 novembre ed ha approvato all’unanimità le candidature per le prossime elezioni regionali del 26 gennaio 2020. Per le elezioni regionali le candidature sono su base provinciale e nel caso di Rimini sono quattro, rigorosamente suddivise equamente tra femmine e maschi in modo alternato.
La proposta, avanzata dal segretario Filippo Sacchetti vede la riconferma dei consiglieri del Pd uscenti Giorgio Pruccoli e Nadia Rossi al loro primo mandato. Viene accolta la richiesta del Presidente Bonaccini di impegnare direttamente nella campagna elettorale gli assessori della giunta al primo mandato. Per Rimini viene proposta la candidatura dell’assessora al Bilancio e Personale Emma Petitti. La quarta candidatura è rappresentata dal segretario del Pd di Cattolica Alessandro Belluzzi.
Il primo commento, dopo il voto unanime della direzione del Pd, è quello di Emma Petitti sulla sua pagina FB
“Da questa sera ufficialmente si va. Il Partito Democratico ha formalizzato la mia partecipazione nella lista a sostegno del presidente Stefano Bonaccini per la Regione Emilia-Romagna alle elezioni del 26 gennaio 2020. E’ una sfida che raccolgo con grande entusiasmo e a cui dedicherò tutta me stessa. Con coraggio, passione e la forza della verità dei fatti.
Mi impegnerò al massimo per raccontare la nostra storia e portare avanti le proposte e le idee condivise con i cittadini. Quella degli emiliano-romagnoli è una storia fatta di donne e uomini che hanno dato un contributo essenziale a far sì che la seconda regione più povera del dopoguerra sia la terra che è oggi, con i suoi risultati e i suoi traguardi. Una terra, un popolo, una grande famiglia fondata sui valori della libertà, della solidarietà, dell’ospitalità e dell’intraprendenza. Un pezzo d’Italia efficiente e solidale in un Paese che invece su questi aspetti sta retrocedendo.
In questi anni da assessora ho incontrato ogni giorno nelle nostre comunità sindaci, amministratori, lavoratori, imprenditori, famiglie, cittadini, che hanno dato senso al mio lavoro e mi hanno fatto amare ancora di più il ‘mestiere’ dell’impegno pubblico.
Questa partenza in realtà è il proseguimento di un cammino.
La nostra parola d’ordine è ‘costruire’. Non promettere, non inventare, non denigrare, non aggrapparsi per convenienza alla politica dell’insulto, dell’odio, della discriminazione, di una destra pericolosa e sempre più estrema che mette le ambizioni personali al di sopra del bene comune.
Questo vogliamo essere, questo è quanto abbiamo portato avanti sin qui e porteremo avanti con il presidente Stefano Bonaccini, con il Partito democratico, con l’insieme di forze politiche, sociali, civili che mette in campo una proposta vera e concreta di governo in Emilia Romagna e a Rimini.
Quella del 26 gennaio sarà una sfida che coinvolgerà ogni persona. Insieme a chi vorrà lavoreremo per rendere l’Emilia-Romagna sempre più forte, moderna e attrattiva.
Durante questa legislatura abbiamo raggiunto obiettivi importanti – dal sostegno all’occupazione a quello per lo sviluppo, dal sociale alla sanità, dalla scuola alla tutela dei diritti – che devono spingerci a fare ancora di più. Parleremo di futuro, avendo alle spalle le cose buone fatte nel passato e nel presente.
Per quest’Emilia-Romagna mi metto al servizio, con passione, umiltà e totale dedizione come donna salda nei valori riformisti e progressisti e come candidata alle elezioni regionali nella lista del Partito Democratico.
Con le ansie e la gioia di una partenza. Per costruire.”
Giorgio Pruccoli motiva la sua ricandidatura.
“Se dicessi che sono arrivato a ricandidarmi consigliere regionale senza un dubbio, senza una titubanza, senza pormi domande, direi una inesattezza, anzi, per meglio dire, sarei proprio bugiardo.
Non certo perché da questo ruolo non abbia tratto soddisfazioni e orgoglio per le tante cose fatte insieme ai miei colleghi unitamente al presidente Bonaccini e alla sua Giunta.
Questa esperienza ha senza dubbio ulteriormente arricchito il mio bagaglio politico ed amministrativo, quindi di vita.
Perché dunque le incertezze di cui raccontavo sopra ?
Perche viviamo un periodo complicatissimo, pieno di responsabilità che pesano.
Perché il partito politico di cui faccio parte ha fatto talvolta scelte molto lontane dalla mia sensibilità e dal mio credo.
Perché dopo venti anni di esperienza di cui 10 da Sindaco della mia comunità, 5 da consigliere comunale e 5 da consigliere regionale potrei dirmi personalmente appagato e tornare a curare i miei interessi privati trascurati notevolmente in questi anni di impegno pubblico.
E invece è proprio nelle motivazioni che avrebbero potuto consigliarmi un disimpegno che ho ritrovato le fortissime motivazioni di un rinnovato impegno.
Mi ricandido quindi proprio perché il momento è complicato, perché ci voglio mettere faccia e forze anche questa volta in cui l’ esito è tutt’ altro che scontato. Ho avuto (e dato) tanto, non posso permettere che qualcuno pensi che quando la strada è piu’ impervia, allora mi defilo. No, sono animato da una spinta interiore che mi porta a decuplicare le forze nelle difficoltà e lo farò.
Mi ricandido perché il Partito Democratico ha bisogno di un risultato corroborante e rassicurante in Emilia Romagna per tornare a spingere sulla strada del riformismo nazionale. No, non abbandono la nave perché non va dove vorrei io, lavorerò per cambiare la rotta.
Mi ricandido perché l’ esperienza accumulata in questi anni non posso pensare egoisticamente di portarla esclusivamente a valore mio personale, devo invece metterla a disposizione per chi vorrà premiarla scegliendola tra le altre.
Mi ricandido perché ho ancora molto da dire e da poter fare e dare.
Abbiamo fatto un lavoro incredibile in questi anni in Regione, come collettivo, ma rivendico anche il mio impegno personale quale Questore dell’ Ufficio di Presidenza e relatore di Leggi complicate ed importanti.
Credo, e non me ne vergogno, che in un mondo totalmente razionale, in Emilia Romagna non ci sarebbe nemmeno bisogno di fare campagna elettorale viste la qualità della vita e dei servizi che ci pongono all’ avanguardia in Europa. Ma di razionale dalle urne, ultimamente, c’ è uscito poco o niente e l’ esito non è affatto scontato.
Allora voglio far parte ancora di questa contesa, che comunque vada sarà storica, e ringrazio tutto il Partito Democratico riminese per non aver mai messo in dubbio, nemmeno per un secondo, la mia ricandidatura.”
Nella foto di copertina da sinistra Giorgio Pruccoli, Nadia Rossi, Filippo Sacchetti, Emma Petitti, Alessandro Belluzzi