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“Hotel Terza Età in una colonia. Spiaggia? Come prima”: la ripartenza di Rimini secondo Bronzetti

Crederci, provarci, investire. “Più positivo che mai. Più positivo del covid, ci potete scommettere!”. Maurizio Bronzetti, riminese doc di 55 anni, gestore del Turquoise e proprietario del Tortuga Beach, è di quelli che non si lasciano scoraggiare. “E’ successo, sono morte molte persone. Uno tsunami, un terremoto, un’inondazione. Cose che avvengono, ma cose che passano. Poi si ricomincia”. E lui vuole ricominciare in grande, non solo dalla spiaggia ma anche dalle colonie.

Già, ma come? La vacanza, la spiaggia, possono essere come prima del coronavirus? “La gente non ha capito che non è cambiato niente”. Proprio niente? “Tre metri e mezzo fra ombrelloni? C’erano anche prima – spiega Bronzetti – e se sarà qualcosa di più, non è quello che fa la differenza. Il resto è tutto molto gestibile; sanificare, servizi igienici, distanze. Lo spazio l’abbiamo, l’organizzazione pure”.

Ma il divertimento? Le feste? “E’ vero, non si potrà stare in gruppo, il chiringuito non sarà proprio il solito – riconosce l’operatore balneare – Però si può andare a prendere la consumazione e tornare al proprio posto e partecipare alla musica restando lì, anche da seduti. Come del resto per il bar: al banco solo per prendere la consumazione e poi gli spazi a sedere che fanno da sponda. Ho anche scritto a Conte in proposito”. Al presidente del consiglio? “Sì, per spiegargli che non serve accanirsi contro le aggregazioni, visto che si possono fare in tutta sicurezza, stando a sedere appunto, per esempio. Cambierà appena il modo di divertirsi, ma l’icontro e il divertimento sono possibili lo stesso”.

Maurizio Bronzetti

Tutto bene allora? “Non proprio. Il delivery fatto così non funziona, non va bene. Perchè un ristorante deve portare i pasti sotto l’ombrellone fino alle 23 quando un bar di spiaggia deve chiudere prima? Forse che sulla spiaggia non ci sono ristoranti di qualità? Poi se manca qualcosa possiamo chiamare noi qualcun’altro, semmai. Il delivery va bene se lo gestiscono gli operatori della spiaggia”.

E le colonie? “C’è un grande progetto cui sto lavorando con altri – conferma Bronzetti  – e l’obiettivo è creare sulla riviera quello che chiamiamo ‘College della Terza Età’. Molto più che un hotel di prestigio e su misura per gli anziani: una grande struttura che contenga cinema, centro benessere, piscine, solarium, tutti i comfort e i servizi possibili. Quindi una struttura che può benissimo essere ricavata da una delle tante ex-colonie della costa. Si tratterebbe di acquistarla e ristrutturarla a questo scopo”. 

Quale colonia per esempio? “Al momento abbiamo due o tre opzioni, fra Bellaria, Rimini e Riccione. E’ ancora presto per poter dire su quale il progetto si potrà sviluppare secondo i nostri obiettivi”.

Stefano Cicchetti

 

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