Dubbi e grande preoccupazione sulla Riviera romagnola da parte degli albergatori riguardo alle aperture invernali. “In molti hanno deciso di dire di no”, riporta da Cattolica il presidente locale di Federalberghi Massimo Cavalieri.
Nella cosiddetta ‘Regina’ le strutture aperte in inverno erano solitamente una quarantina. “Adesso il caro bollette ci spaventa tantissimo – prosegue il presidente – saranno meno gli alberghi aperti in inverno, quelli che erano soliti tenere aperti iniziano a fare i conti”.
A preoccupare è soprattutto il gas. Questa estate i rincari dell’energia elettrica sono stati del 300-400%, spiega Cavalieri. “Se dobbiamo aggiungere il gas, iniziamo proprio ad avere paura”. “Questo scoraggia le aperture”. Eppure l’estate è andata “abbastanza bene, ma siamo ancora lontani dai dati pre-Covid”.
Una soluzione, spiegano da Riccione, potrebbe essere quella di tenere aperti solo nei giorni di massimo riempimento. “Stiamo valutando se si riesce a stare aperti con continuità come sempre, oppure aprire e chiudere a seconda dell’occupazione. Non abbiamo ancora preso una decisione definitiva”, spiega dalla sua struttura alberghiera Rita Leardini, vicepresidente di Federalberghi Riccione.
Tra i suoi colleghi “molti stanno ancora cercando di capire come potranno essere i prossimi mesi”. Negli ultimi anni la Perla Verde aveva puntato molto sulle festività natalizie, ora “c’è attendismo”. Le bollette “sono arrivate triplicate rispetto all’anno prima”, riporta Leardini, che giudica l’estate appena trascorsa “positiva, abbiamo rifatto i numeri del pre-pandemia”.
(ANSA)