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Hotel covid via dal centro di Cattolica, il sindaco Gennari sta con le associazioni

Qualche giorno fa ha fatto il giro d’Italia la notizia dell’apertura del primo albergo per far fronte all’emergenza Coronavirus. La struttura, di proprietà della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, ha iniziato infatti ad accogliere i malati che hanno superato la fase più acuta e che, per ragioni di prudenza, non possono tornare a casa. Sono le persone in isolamento che non hanno la possibilità di mantenere effettive distanze in casa dai familiari conviventi. Ma anche coloro che sono risultati positivi al coronavirus e si trovano lontani dalla loro residenza.

Sulla disponibilità dimostrata della Papa Giovanni XXIII il 21 marzo erano intervenute alcune associazioni di Cattolica con una lettera indirizzata al responsabile Giovanni Raimondi. Vi si diceva fra l’altro:

“Stiamo tutti vivendo una situazione drammatica, fatta di paure, incertezze, dubbi e solitudine. Riteniamo il Suo gesto di offrire l’albergo alla Protezione Civile, di lodevole valore umano e caritatevole, seppur dietro compenso, ma al contempo, non possiamo esimerci dal metterla a conoscenza di quanto questa notizia, spaventi l’intera comunità: fatta sia di cittadini che di imprenditori…
Pur condividendo con Lei che, in questo determinato momento storico che stiamo attraversando, la SALUTE e la SANITA’, debbano essere messe al primo posto, ahimé non possiamo non riflettere su quelle che sono le perplessità di tutti, in merito a quali saranno le ripercussioni negative, sul futuro economico, della nostra amata Cattolica. 
Ci rimettiamo a Lei, certi che possa capire con quanta delicatezza affrontiamo l’argomento. Cio’ premesso, le chiediamo la possibilità di offrire una struttura dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, che non sia nel cuore della città, direttamente sul mare ma magari, in posizione più decentrata e tranquilla rispetto a quella che, quando tutto ripartirà, dovrà rappresentare la Vita, la Gioia e la Spensieratezza di una Vacanza di tanti turisti che, dopo questa bruttissima esperienza di isolamento nelle proprie case e di perdite di persone care, cercheranno a Cattolica, l’Energia Positiva per cominciare una nuova vita.”

Una lettera firmata da Federalberghi Cattolica, ADAC Cattolica, Confcommercio Cattolica, Cooperativa Bagnini Cattolica, Consorzio La Regina, S.I.B. Mancano firme importanti  come CNA, Confesercenti e Confartigianato.

Anche il  sindaco Gennari è intervenuto sulla disponibilità dell’associazione Papa Giovanni XXIII all’utilizzo dell’hotel Royal. Dice la sua opinione il 23 marzo durante una diretta FB con un gruppo cattolichino.  Il sindaco di Cattolica ritiene che un’associazione che gestisce una struttura così importante, per la sua collocazione in prima linea turistica, deve fare “parte della struttura della comunità di Cattolica” e farne “parte significa partecipare capire le problematiche che ci possono essere. Non solo affrontare i problemi degli ultimi ma anche di quelli a metà classifica che si preoccupano per il lavoro e l’indirizzo turistico di questa città”.

Il sindaco pensa che un passaggio con “le autorità, con le associazioni di categoria più coinvolte, avrebbe portato l’associazione Papa Giovanni XXIII a far parte di questa comunità e senza fare parte di una comunità tutto il buono che puoi fare diventa meno buono. Se vuoi fare parte di una comunità ci sono delle regole da rispettare e la prima la più importante è la condivisione ed è mancata”. “Abbiamo saputo della disponibilità dell’hotel Royal dalla stampa, invece era necessario parlarne insieme e con la struttura turistica della città”, conclude Gennari

Il sindaco condivide ”parola per parola la lettera delle associazioni che ritiene educata e misurata”. Ed ha concluso dichiarandosi  “al fianco delle associazioni”

La diretta del sindaco Gennari 

La lettera_inviata alla_Papa_Giovanni XXIII dalle associazioni

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