Tema dell’ incontro il Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato (PSBO) per fare il punto sulle specificità e sull’ avanzamento dei lavori intrapresi. Roberto Fabbri (Area manager Rimini) e Luca Migliori (Responsabile Ingegneria Acqua), dopo avere descritto dettagliatamente le caratteristiche e le modalità attuative di questo progetto di risanamento ambientale, hanno risposto alle motivate e circostanziate domande loro rivolte dai rappresentanti delle Associazioni.
E’ stato comunicato che degli interventi strutturali programmati, iniziati nel 2013, sono stati ultimati : il raddoppio del depuratore di S. Giustina, la realizzazione del collettore denominato “dorsale Nord” e del primo stralcio del collettore “dorsale Sud”, la copertura dell’ ultimo tratto del torrente Ausa, la costruzione della vasca di laminazione zona Ospedale, il risanamento fognario di vaste zone del centro (progetto Rimini–Isola). L’ attuazione di questi interventi ha consentito di dimezzare gli scarichi in mare di acqua non depurata, con conseguente riduzione già nel 2016 del 50% dei divieti di balneazione; divieti che dovrebbero totalmente scomparire nel 2020. Particolarmente seguiti i lavori interessanti piazzale Kennedy dal momento che l’Ass. Basta merda in Mare, soggetto costituente del Forum Ambiente, ha sempre portato avanti come suo obiettivo statutario la battaglia per lo “stop a tutti gli scarichi fognari in mare”. Come pure sono stati con attenzione seguite le spiegazioni tecniche sulle relative vasche di raccolta e la realizzazione di una Condotta Sottomarina, progettata per permettere lo scarico in mare in caso di emergenze idrauliche. A precise domande di Onide Venturelli, coordinatore del Forum Ambiente, i tecnici di Hera hanno specificato in modo chiaro che sia questa condotta, che gli altri scarichi a mare già esistenti, saranno programmati per riversare in mare, in estremi casi di necessità, soltanto “ACQUE BIANCHE METEORICHE” fortemente diluite, tolte le acque di prima pioggia, di cui è previsto comunque sempre l’invio al depuratore, e non altre tipologie di reflui che altrimenti creerebbero il “Divieto di Balneazione Temporaneo”. Tale scelta progettuale risulta strettamente correlata alla necessità di essere sempre in condizione di poter evacuare le acque meteoriche in eccesso dalla rete fognaria al fine di ridurre il rischio di eventuali allagamenti in caso di eventi meteo intensi, come purtroppo già avvenuto in alcune zone della città di Rimini.
Si è anche discusso sull’ opportunità di riutilizzare, per usi civili, industriali e/o agricoli, i 146.000 m/cubi di acqua trattata e depurata che ogni giorno vengono sprecati scaricandoli direttamente nel deviatore del fiume Marecchia. In merito tutte le Associazioni ambientaliste hanno sottolineato la necessità di potenziare il processo di depurazione in modo da raggiungere i parametri, ai sensi della specifica normativa vigente, necessari per il riutilizzo delle acque depurate a fini civili e irrigui o per la loro immissione nel Marecchia già all’altezza del depuratore
Per quanto riguarda la definitiva sistemazione della zona di piazzale Kennedy, al fine di migliorarne sia l’ impatto visivo che la qualità ambientale, è stata annunciata la piantumazione di essenze arboree varie, entro la prossima primavera nell’ area tra il lungomare e la battigia, e su tutto Piazzale Kennedy a fine lavori.
Quest’ ultimo argomento sarà oggetto di confronto con l’ Assessore all’Ambiente del Comune di Rimini, con il quale è previsto un incontro all’ inizio del prossimo mese.