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“Halloween festa degli adoratori del demonio”

“Halloween festa degli adoratori del demonio”. “Il 31 ottobre è diventato un giorno di tributo a Satana, il capodanno dei satanisti. Nella lingua di costoro, Halloween vuol significare “sia gloria a satana “. La frase ormai nota da tutti ovvero dolcetto o scherzetto tradotto vuol significare “dammi qualcosa o ti faccio una fattura“. Per cui Halloween, festeggiato con il gusto per l’horror e l’esoterico, non è positivo”. L’avvertimento giunge da Luca Campisi, già del Popolo della Famiglia e dal marzo scorso iscritto alla Lega. Campisi è stato anche candidato con il partito di Salvini alle ultime elezioni comunali di Riccione. Ma sottolinea che l’appello di oggi non fa riferimento a nessun simbolo o dicitura politica: “Solamente strumento di informazione e verità per la comunità”.

“Ogni anno, il 31 ottobre – osserva Campisi – vediamo i bambini, i genitori, le scuole, intenti a festeggiare la ricorrenza di Halloween. C’è da dire che il 31 precede due feste fondamentali per noi cristiani: la festa di tutti santi e la commemorazione dei defunti. Come tutte le feste pagane Halloween, di fatto, è una copertura alle nostre tradizioni cristiane che mirano a festeggiare la luce e non le tenebre. Qualcuno dirà che sono un bigotto. Mi piacerebbe che un giorno mia figlia, capisse che siamo proiettati verso un mondo di luce e non di tenebre, mi piacerebbe farla incuriosire della realtà dei santi e non dei vampiri e delle streghe. È difficile ogni anno farle capire questo concetto, perché siamo avvolti in un mondo che segue ,con grande frenesia, le mode, il consumismo. Con queste parole non voglio imporre niente a nessuno. Mi piacerebbe che fossero strumento di verità”.

E prosegue: “Ho preso spunto da un libro che sto leggendo con molto interesse che all’interno di esso, tra i vari argomenti, si parla della vera origine della festa di Halloween è il suo significato. Il nome Halloween (giorno di tutti i santi), in realtà, ha un’etimologia cristiana perché, con ogni probabilità, vuole indicare la notte di tutti santi. L’attuale configurazione della festa di Halloween, invece, ebbe inizio soprattutto nel 1800, quando la festa, attraverso la mediazione culturale del Messico, entrò negli Stati Uniti e venne rivitalizzata dalla forte emigrazione irlandese che caratterizzò la prima metà del 1800. Lì subì un cambiamento qualitativo molto forte, era sempre presente la dimensione della preghiera per i santi defunti, però, successivamente, diventò un qualcosa di macabro proprio per l’inserimento di elementi leggendari o comunque fiabeschi, come quello del personaggio Jack ó lantern. La festa di Halloween iniziò ad essere una festa in cui il demonio viene citato esplicitamente introducendo, così, l’elemento della paura. Di questa festa se ne impossessò il satanismo ed i movimenti esoterici, soprattutto spiritici, del 1800. Diventò, così, la festa degli adoratori del demonio. Il 31 ottobre è diventato un giorno di tributo a Satana, il capodanno dei satanisti. Nella lingua di costoro, Halloween vuol significare “sia gloria a satana“. La frase ormai nota da tutti ovvero dolcetto o scherzetto tradotto vuol significare “dammi qualcosa o ti faccio una fattura“. Per cui Halloween, festeggiato con il gusto per l’horror e l’esoterico, non è positivo. I bambini sono ignari di tutto ciò, dobbiamo essere noi genitori, insegnanti ecc.., ad aprirgli gli occhi, dobbiamo essere noi a dare l’esempio”.

E Luca Campisi conclude citando don Antonio Mattatelli, sacerdote esorcista della diocesi di Tricarico: “Facciamo vestire i nostri bambini, la notte del 31 ottobre, di santi, facciamogli conoscere i santi giovani come Carlo Acutis, aiutiamoli a conoscere persone di luce, spieghiamo loro che tutti siamo chiamati alla santità e nessuno ne escluso“.

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