L’ex sindaco di Rimini Giuseppe Chicchi interviene sulla “guerra dei dehors” scoppiata a Rimini a nome di Art. 1 Mdp: “All’appello per la battaglia dei dehors – scrive Chicchi – ormai non manca quasi più nessuna delle categorie coinvolte, i “portatori d’interesse” sono tutti sul piede di guerra. Manca forse la voce dei cittadini, ma è noto che il nostro ordinamento, soprattutto dopo l’abolizione dei Consigli di Quartiere e la crisi dei grandi partiti, al cittadino dà un solo colpo in canna: il voto”.
E prosegue: “Tre brevi annotazioni sulla vicenda dehors:
1. Era meglio che Jamil tacesse piuttosto che imitare Salvini dicendo al Sovrintendente: “Se vuoi decidere, fatti eleggere”. Salvini ha usato la medesima frase riferendosi alla Magistratura. Oltre a dire che imitando l’originale si fa un favore a quest’ultimo, occorre ricordare che la nostra Repubblica si basa sul contrappeso dei poteri. Alcuni di questi poteri hanno il compito di bilanciare spinte eventualmente sbagliate o dannose che altri poteri, magari elettivi, possono esprimere. Insomma, la bellezza della nostra Costituzione sta nel fatto che rifiuta e contrasta i “pieni poteri” invocati da Salvini. Per fortuna Jamil si è fermato un attimo prima di chiederli, forse perché neppure lui è un “eletto dal popolo”, ma è un “nominato” dal Sindaco.
2. Perché occorre prudenza nel disporre di beni comuni come le piazze, le strade, le spiagge, l’acqua, le foreste, ecc.? Perché la crisi in cui ci dibattiamo da un decennio, spinge le categorie più forti, quelle più organizzate e rappresentate, a cercare vantaggi nella privatizzazione di beni comuni. Privatizzazioni che rischiano poi di divenire semi-permanenti, come nel caso delle concessioni balneari e demaniali, nel mercato ambulante che ha occupato il Centro Storico, ecc. Ciò che privatizza, per poco o per molto tempo, un bene pubblico, lo sottrae comunque all’uso di altri cittadini. Perciò ci vuole prudenza.
3. I dehors sono un’ottima soluzione per animare e presidiare il centro storico ed alcuni viali della Marina ed anche per ridurre il peso della rendita immobiliare sulle imprese. Quindi avanti, ma con giudizio, perché le piazze, le strade, i giardini appartengono a tutti e le regole devono essere rigorosamente rispettate. Diciamocelo con franchezza, qua e là si è esagerato, come dimostrano i frequenti interventi della Polizia Municipale. Chi ha sbagliato venga esautorato da un diritto di cui non è stato degno. Ciò renderà più forte il rapporto fra i poteri elettivi e i suoi (necessari) contrappesi”.