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Guerra dei cieli, Ravenna: “Aeroporto di Forlì ci serve, interesse più che naturale”

La provincia di Ravenna è l’unica in Romagna senza scali ed è “più che naturale” il suo interesse, come quello dei territori limitrofi, per la rinata attività dell’aeroporto Ridolfi di Forlì. Lo sottolinea il presidente e sindaco di Ravenna Michele De Pascale ospitando oggi in Provincia i dirigenti di Forli Airport per la presentazione delle rotte.

Aeroporto e connessioni a terra, argomenta, sono fondamentali sia per l’incoming turistico che per l’outgoing, per cui un servizio aeroportuale efficiente aumenta la qualità di vita del territorio. Ecco perchè il rinato Ridolfi “per noi è importante. Ci abbiamo guardato con scetticismo finchè non si sono palesati imprenditori seri e credibili”.

Dopo di che “abbiamo cercato di dare una mano nella fase travagliata del permitting”. L’auspicio di De Pascale è mettere in campo ora “un coordinamento costante tra l’azione di promozione turistica e le rotte attivate”, come già fatto con Bologna e Rimini, “rigettando qualsiasi polemica” perchè “al sindaco di Ravenna interessa che ci siano voli che atterrino nelle vicinanze con servizi efficienti di collegamento”.

Servizi al momento deficitari, per questo si guarda, oltre a taxi e car rent, a un servizio shuttle. “Fino a Cesentico facciamo 10 milioni di presenze, è impensabile che il Ridolfi non abbia interesse a intercettarli”, ma occorre potenziare appunto i collegamenti.

Il sindaco di Faenza Massimo Isola vede “una grande traiettoria di futuro” dal Ridolfi, “uno dei primi aeroporti che aprono post Covid”: ora servono “strumenti per riabituarci al mondo senza confini” e “uno scalo di prossimità fa la differenza per una provincia più europea e mondiale”. Dunque “territorio più contemporaneo, turismo più forte e opportunità per l’export”.

Dello stesso avviso il collega di Cervia Massimo Medri: il sistema aeroportuale è “centrale” per il turismo, specie auello internazionale, e il Ridolfi rappresenta “un’occasione straordinaria” per il bacino fino a Cesenatico che è quello “naturale” per l’aeroporto forlivese. Servono allora, conclude, investimenti e promozione turistica.

Intanto a Forlì è atterrato Itaca. Alle 16.26 è arrivato il secondo aereo della compagnia aerea Lumiwings che sarà basato all’aeroporto Ridolfi, un Boeing 737-700 NG proveniente da Salonicco. L’aereo è di ultimissima generazione, ha un’autonomia di ben sei ore e può trasportare fino a 149 passeggeri. Ad aspettarlo in pista c’era Giuseppe Silvestrini, Presidente di FA srl, che ha festeggiato insieme a Dimitrios Kremiotis, amministratore delegato di Lumiwings, con un brindisi benaugurante.

“L’arrivo del secondo aereo di Lumiwings a Forlì conferma quanto sia forte la partnership con questa compagnia aerea – spiega Silvestrini –. Inoltre è la testimonianza di quanto vogliamo espandere i nostri orizzonti e di ampliare le nostre rotte dovendo purtroppo fare ancora i conti con la situazione mondiale in cui tutti noi stiamo vivendo”.

“Forlì è una città molto importante per noi – sottolinea Kremiotis – e in questi primi mesi siamo abbastanza soddisfatti del nostro traffico aereo considerando anche il momento che stiamo attraversando”.


(Agenzia DIRE)

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