Il Comitato LAGROTTAROSSACHEVORREI fa sapere “di aver aperto la pagina Facebook Comitato Lagrottarossachevorrei e che la raccolta firme in relazione al nostro documento che porta con sé le richieste, ha per ora superato la soglia dei 1000!“. Il documento era stato diffuso nei giorni scorsi.
In un suo comunicato, “ ILCOMITATO LAGROTTAROSSACHEVORREI comunica che continua fino al 3 settembre 2016 la raccolta firme per la richiesta di soluzione ai vari problemi di un quartiere abbandonato e dimenticato e tiene a sottolineare la sua natura sociale di quartiere, NON ASSOCIATA A NESSUNA PARTE POLITICA.Si DISSOCIA E PRENDE LE DISTANZE da gruppi sia politici sia estremisti che, cavalcando l’onda del momento, utilizzano il documento pubblicato o parte di esso per presentarsi strumentalizzandolo per battaglie che noi non condividiamo!”.
Ma la questione spinosa è quella dei nomadi: “A proposito degli insediamenti Sinti/Rom – prosegue il comunicato (in realtà si tratta di famiglie Sinti, ndr) – Il Comitato concorda con la normativa europea, le direttive regionali e l’Assessore Lisi sul fatto che l’integrazione di tali famiglie dovrebbe avvenire in nuclei Monofamiliari.
Facendo seguito a tale principio, il Comitato ribadisce quanto segue:
– l’area individuata in via della Lontra è troppo grande: 1500 mq sono troppi per un insediamento monofamiliare.
Inoltre:
– l’area è inserita all’interno di un lotto di 3300 mq e confinante con terreni privati non custoditi di ampiezza di circa 20000 mq
LA STRATEGIA REGIONALE PER L’INCLUSIONE ROM E SINTI DELLREGIONE EMILIA ROMAGNA (L.R. 11 del 16 luglio 2015) prevede al contrario “la necessità di partire dalla chiusura dei campi di grandi dimensioni”.
“…le aree di grandi dimensioni costituiscono fattori stigmatizzanti e di isolamento sociale e spaziale per le persone che vi risiedono e potenziali fonti di conflittualità con i residenti delle zone limitrofe nei campi la promiscuità forzata tra famiglie diverse può ingenerare forti conflittualità interne; inoltre è ostacolo ad una chiara ed univoca assunzione di responsabilità da parte dei nuclei residenti rispetto alla gestione delle aree stesse”
Un terreno pubblico e privato così ampio si presta con il tempo a diventare anche un’area di transito e sosta, quindi a diventare un nuovo CAMPO come quello di via Islanda in contrasto con il concetto di microarea familiare e potrebbe creare innumerevoli problemi nel ripristinare la legalità.
Le direttive regionali prevedono anche che occorre “garantire coerenza e la necessaria integrazione con il sistema degli interventi e dei servizi territoriali”.
Un’area così grande e lontana da centri di aggregazione, che alla grotta rossa non esistono, favorisce l’isolamento e non certo l’integrazione.
Ricordiamo ancora una volta che l’area è destinata da tempo, con varie delibere comunali dal 2012 al 2014, ad ORTO PER ANZIANI: ci si chiede perché l’amministrazione non abbia attuato quanto deliberato e ancor più perché mai la cittadinanza NON NE SIA MAI STATA DEBITAMENTE INFORMATA: a questo proposito si chiede con forza che si realizzi quanto scritto.
Il quartiere ospita già 2 insediamenti che si possono definire microaree
Il Comitato pertanto rifiuta qualunque, esplicita o sottintesa, passata e futura, accusa di razzismo e ancor più la falsa affermazione che manchi accoglienza nel quartiere Grottarossa
Infine il Comitato chiede che la cittadinanza SIA INTERPELLATA IN VIA PREVENTIVA, sia per quanto riguarda i problemi della Grottarossa già elencati dettagliatamente nel documento di raccolta firme non ancora presentata ma già pubblicata sulla stampa locale, sia in riferimento al superamento del campo di via Islanda e il futuro progetto delle 15 microaree monofamiliari in cui destinare tali famiglie, poiché chi sa fare integrazione ed accoglienza sa bene che l’imposizione nega ogni tipo di accoglienza e integrazione futura”.
Inoltre, “Il Comitato Lagrottarossachevorrei ricorda e precisa che il documento continua ad essere strumentalizzato e letto in minima parte. La carenza dei servizi nel nostro quartiere è ormai stata protagonista di numerose petizioni e richieste fin dal 2000 ed oggi vogliamo siglare il nostro diritto a divenire una PERIFERIA dove sia dignitoso vivere e dove le generazioni che vi abitano possano muoversi in sicurezza e avere quei servizi fino ad oggi negati ricevendo quelle risposte che una Amministrazione deve ai suoi cittadini! Il documento per la raccolta delle firme e ogni altra comunicazione pubblica sono sempre firmati con COMITATO LAGROTTAROSSACHEVORREI e non con slogan o striscioni che non ci appartengono Si comunica anche l’apertura della pagina face book Comitato La Grottarossachevorrei.Comitatolagrottarossachevorrei@gmail.com